02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

E un podere in Maremma riunisce gli Antinori ... Ilaria, Lodovico e Piero acquisteranno una tenuta per produrre insieme un nuovo "cru" ... Potrebbe sembrare un novellino, un rappresentante del bel mondo che tenti un’avventura del tutto nuova, questo elegante gentiluomo che in salotto, tra quadri e arazzi, confessa l’intenzione di comprare un poderino nella Maremma più collinosa. «Un gioiellino di appena 40 o 50 ettari» in società col fratello e la sorella, per produrre «poco vino rosso, 30 o 40 mila bottiglie di altissima qualità, un cru che faccia epoca». Invece il sognatore che progetta coltivazione, creazione e lancio del cru , che, naturalmente, non ha ancora nome, è uno dei più importanti produttori d’Italia, uno dei più esperti, che oggi nel cuore del suo palazzo trecentesco si commuove all’idea di un vigneto nuovo, tutto da inventare.
Ma perché Piero Antinori, produttore del Solaia che nel ’99 è stato giudicato da Wine Spectator primo vino del mondo, mentre altri due vini Antinori si piazzavano in classifica, questo titolare di 1.800 ettari vitati in Italia, con un fatturato di 165 miliardi, si commuove nel confessare il progettino della Maremma? Perché, apprendiamo, il nuovo progetto segna la ripresa di una collaborazione familiare interrotta addirittura nel 1970. «Una riconciliazione?», «per carità, non abbiamo mai litigato, ma insomma, ognuno da tempo andava per la sua strada».
I fratelli Antinori sono tre. La più grande è Ilaria, che vive a Parigi e non è viticoltrice professionista, e il più giovane è Lodovico, che invece è un noto produttore indipendente della zona di Bolgheri. Perché le strade si siano separate, oggi Piero non lo dice. Però sembra invece interamente commosso nell’annunciare la ripresa familiare.
«Vede, abbiamo oramai un’età che induce a riflettere, a misurarsi con la storia. Camminiamo tutti dentro la sessantina, avremo anni bellissimi con figli e nipoti, ma come era possibile affrontare il millennio senza che ci fosse un vino capace di segnare la maturità comune? Che ci ricordi i felici anni della giovinezza passata insieme tra boschi e vigneti, mare e montagna?». E questo grande protagonista dell’economia, l’inventore del Tignanello e di Solaia, si commuove segnando per noi su una cartina il possibile luogo della vigna fraterna. Che ancora non c’è ...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su