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Corriere Della Sera

Vino, un «kit da viaggio» contro le sofisticazioni: un sensore collegato a un palmare permetterà di effettuare le analisi in pochi minuti. Dovrebbe costare meno di un milione ... Un computer palmare, da infilare in un taschino, qualche collegamento elettronico, biosensori. Il tutto custodito in una valigetta poco più grande di un foglio per fotocopie. E’ il kit enologico da viaggio, il primo in assoluto, che sta nascendo grazie all’intuito di Stefano Cinelli Colombini, titolare della fattoria dei Barbi (famosa per la produzione del Brunello di Montalcino) e docente di enologia all’università di Pisa. Oggi il kit è un prototipo, ma grazie ai circa tre miliardi di finanziamenti dell’Unione europea diventerà presto una realtà. Servirà a fare analisi in quindici minuti e, grazie a particolari biosensori enzimatici, rivelerà la quantità di fruttosio, saccarosio e il ph e la glicerina contenute nel vino. La stessa operazione effettuata in laboratorio con un tecnico specializzato dura alcune ore. In più, il piccolo laboratorio portatile servirà a combattere la sofisticazione perché in qualsiasi momento sarà possibile controllare le proprietà organolettiche del vino. La tecnologia impiegata è semplice: un computer palmare, un sensore dall’aspetto di un telefonino, e minuscoli biosensori, lingue di carta sulle quali si fanno cadere le gocce del vino o del mosto.
L’idea del kit è nata per caso. «Avevo un problema di fermentazione in una mia azienda di Scansano, in Maremma, dove si produce il Morellino - spiega Cinelli Colombini - e dovevo misurare urgentemente la presenza di zucchero nel mosto. Un tecnico mi ha consigliato di usare un kit farmaceutico usato anche dai diabetici e la cosa ha funzionato perfettamente. Da qui mi sono chiesto se era possibile creare qualcosa di più complesso per aiutare i viticoltori, trasportabile e a basso costo e con Gianpaolo Andrich, docente di Industrie agrarie all’università di Pisa, ci è venuta l’idea del kit enologico». Si parlava di analisi immediate e a basso costo. Ecco un esempio emblematico: per analizzare il vino prodotto da un ettaro di vigneto è necessaria una spesa di 400.000 lire. Con il kit se ne spenderanno 20 mila, con il vantaggio di avere risposte immediate. In questo momento il prototipo è in fase di studio avanzato all’Università Tor Vergata di Roma. Ci sta lavorando l’équipe del professor Dario Compagnone, ultimi ma importanti ritocchi per dare la massima affidabilità al sistema che, una volta sul mercato, potrebbe costare meno di un milione di lire.

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