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Corriere Della Sera

Vendemmia 2002: salvi al Sud i vini di qualità. Ottimisti gli enologi ... A quanto pare, la vendemmia sarà scarsa e della qualità dei vini ci dovremo accontentare. «E’ quello che prevediamo - conferma Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi -. Ma se per il calo della produzione dobbiamo rassegnarci, sulla qualità non tutto è perduto». Caldo, gelo, grandine, nubifragi hanno influito diversamente sui raccolti e nella stessa regione oggi si trovano uve mediocri accanto ad altre che potrebbero far nascere ottimi vini. Già dal Sud arrivano notizie confortanti. In Sicilia le uve del nero d’Avola si presentano in ottima forma. «Almeno in quei vigneti - precisa Martelli - dove si è lavorato bene». Sempre in Sicilia, tengono alla grande il nerello mascalese e il frappato , due vitigni autoctoni, base per molti vini locali. In Campania l’ aglianico e il piedirosso non mostrano segni di crisi. Bene in Puglia l’ uva di Troia , base per la doc Castel del MonteRosso, mentre in Sardegna non pare abbiano problemi (almeno nel Nord dell’isola) torbato , vermentino , cannonau . Potrebbe essere l’anno dei vini meridionali. E al Centro-Nord? «Le uve precoci hanno avuto danni - risponde Martelli -. Per quelle tardive, invece, c’è qualche speranza». Se il tempo migliora, però, e non arriva una grandinata come quella che giorni fa ha messo in crisi il Barolo. La «sentenza» alla fine di ottobre.

Le cifre: - 10% … la quantità di vino che sarà prodotta quest’anno. Secondo Assoenologi non si andrà oltre i 47 milioni di ettolitri, il livello più basso dal 1957. Già in salita i prezzi delle uve precoci: dal 15 al 30%.

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