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Corriere Della Sera

«Il mio sogno, un Maggio tutto l’anno»: Zubin Mehta lega l’idea al progetto di un nuovo auditorium. E Firenze discute ... «Spero per i miei settant’anni di entrare nel nuovo teatro del Maggio Fiorentino. Che questo desiderio giunga dalla mia bocca alle orecchie di Dio». Zubin Mehta domani compie 67 anni e ha la mente e il cuore proiettati nel futuro, soprattutto per il suo «Maggio» e la sua Firenze, un legame leale e appassionato da quasi mezzo secolo. Sogno e volontà di Mehta, direttore stabile del teatro fiorentino dall’85, è che si realizzi la costruzione di un auditorium e di una nuova casa per il suo teatro. Non è utopia. Lo scorso marzo è stato presentato il progetto di fattibilità nell’area ex-Macelli, vicino alla futura stazione dell’Alta Velocità ideata da Norman Foster. Un progetto che prevede un investimento di circa 180 milioni di euro, un auditorium di 1.300 posti e un teatro per quasi 2.178 spettatori … Mehta lancia una sfida a Firenze. «Questa città è da tempo quasi inerte - riflette - si deve svegliare, aprire al nuovo. E sì che è sempre stata culla della cultura e dell’architettura. I Medici insegnano. Per il nuovo teatro, si potrebbero riprendere i motivi dei palazzi fiorentini... Non fraintendetemi, non voglio partecipare al concorso internazionale per i progetti » … «Del "Maggio" si parla molto quando è in crisi e denuncia deficit. Altrimenti è abbastanza scarsa l’attenzione dei fiorentini - riflette con toni costruttivi Clotilde Corsini , che con il marito Duccio, con orgoglio e passione, organizza un’allettante asta di vini al fine di raccogliere fondi per il teatro ( 16 maggio al Goldoni; ndr) -. La nostra iniziativa, privata e realizzata da volontari come noi, è solo un esempio di quello che si può fare per amore della musica. Ricordiamoci che il "Maggio" ha il più antico e glorioso festival d’Italia». Si batte con piglio e sguardo lungimirante perché Firenze abbia una migliore offerta culturale, Luca Mantellassi , imprenditore ma anche presidente della Camera Commercio Industria e Artigianato: «Firenze necessita nuovi sedi, per il suo "Maggio" ma anche per l’arte contemporanea - dice -. Lo sviluppo della stagione d’opera e dei concerti è il fulcro di una nuova proposta culturale. Abbiamo 40 milioni di turisti all’anno, ma potrebbe aumentare il numero dei visitatori interessati a eventi culturali. Perché non puntare su una legge regionale per un grande evento a Firenze ogni due anni come avviene a Venezia per la Biennale?».

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