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Corriere Della Sera

Le vie del Gusto - Umbria: Montefalco, il miracolo Sagrantino. A 30 anni dalla prima bottiglia, una sfida tra i produttori. E arrivano i grandi investitori … Negli affreschi che Benozzo Gozzoli tracciò su queste mura nel 1451, compare una bottiglia di vino rosso con una crostata. Siamo nella chiesa-museo di San Francesco e qui, come nel bassorilievo con uva a San Bartolomeo (XI sec.), l'arte testimonia tradizioni antiche. Quel vino è, con tutta probabilità, del Sagrantino, o «sacrantino», rosso passito che ha ceduto il posto a quel miracolo enologico che oggi fa la fortuna di Montefalco: il Sagrantino secco. Nel medievale borgo murato, il boom del vitigno autoctono - per alcuni simile all' uva Itriola citata da Plinio il Vecchio (I sec.) nella sua Naturalis Historiae - ha qualcosa di straordinario: dai 100 ettari coltivati a Sagrantino nel 2000 si è giunti ai 600 attuali. Nella verde campagna che si scorge dagli scorci fra i vicoli, sono 170 i produttori - ora in vendemmia - e 35 le cantine che vinificano il Sagrantino (40-60 euro a bottiglia), amato dagli americani. La rivoluzione del Sagrantino iniziò nel 1973 quando Arnaldo Caprai (la cui azienda conta oggi 130 ettari di vigne) ebbe l' intuizione di portare avanti l' esperimento tentato anche dall' agronomo Ludovico Mattoni: vinificare Sagrantino secco anziché passito. Erano anni pionieri, i contadini ancora ti guardavano storto se parlavi di sfruttare i potenti polifenoli e gli acerbi tannini di quest' uva scura per farne un parente degno dei grandi Barolo e dei Brunello. Eppure Caprai tirò dritto per la sua strada e Mattoni, nel preparare la richiesta per la futura Doc (concessa nel ' 79 e seguita nel ' 92 dalla Docg Sagrantino), vi incluse la versione secca del gran vino di Montefalco. Che, pure, ancora si produce in passito: e non solo per l'uso dei locali, che lo gustano con uova sode, pane di Strettura (Spoleto) e pecorino. L'esplosione del fenomeno Sagrantino è tanto più evidente alla vigilia della 25 settimana enologica che ne celebra riti e fortune: delle 34 cantine che, dal 23 al 26 settembre, esporranno nel chiostro di Sant' Agostino, almeno una decina sono in lizza per i più ambiti premi enologici. Intanto nelle terre fra Montefalco e Giano, Gualdo, Bevagna sono arrivati altri grandi del vino: hanno investito in vigne di Sagrantino i trentini Lunelli di Cantine Ferrari, i friulani fratelli Livon (20 ha), i chiantigiani Cecchi (20 ha) e i vicini di casa Lungarotti. Ora i Lunelli - 15 ettari a Montefalco, 30 a Bevagna - si apprestano a costruire una cantina progettata da Arnaldo Pomodoro. L'architettura del vino si rinnova ovunque intorno al Sagrantino: accanto alle storiche Rocca di Fabbri (antico mastio) e Scacciadiavoli (del 1882), ci sono 15 cantine in costruzione. Una, che promette di rivelarsi rivoluzionaria, è progettata da Giampiero Bea. Proprio a Bea - architetto e viticoltore biodinamico erede di una famiglia che da 500 anni coltiva vigne - si deve in parte l'attuale notorietà dei grandiosi affreschi di Benozzo Gozzoli a Montefalco. Nel 1996 studiava a Londra: trovò un testo inglese sul pittore allievo del Beato Angelico e, notato che Gozzoli era morto nel 1497, decise che si doveva celebrarne il cinquecentenario. Stava lavorando a un'esposizione quando il terremoto del 1997 mandò all' aria tutto: salvati gli affreschi, la mostra slittò al 2002. Oggi nella sua piccola ma affascinante cantina Bea organizza degustazioni guidate con lezioni di storia locale: crostata e Sagrantino, come negli affreschi di Benozzo.

Ristoranti - Gazpacho umbro? Con la bufala

La ristorazione a Montefalco e dintorni non è all' altezza del famoso vino. Il più affidabile locale della cittadina umbra è il Ristorante Coccorone (nella foto, vicolo Fabbri 7, tel. 0742.379535, chiuso merc., circa 35 euro), locale con piccolo dehors estivo (tre tavoli) che si attiene alla tradizione locale, menù con classici salumi locali, stringozzi con funghi porcini, ottima carne alla griglia o filetto al Sagrantino. Bella lista di vini. Classica la cucina con bel giardino di Villa Pambufetti (vedi alberghi, circa 35 euro). A Bevagna, due le alternative: Ottavius (via del Gonfalone 4, tel. 0742. 360555, chiuso lun., circa 30 euro) locale che si fa apprezzare per la cucina di territorio dai salumi alla frittata con tartufo, dagli stringozzi alla bistecca sulla brace. Niente male i vini, servizio svelto; Enoteca Piazza Onofri (p.za Onofri, tel. 0742.361926, solo sera, chiuso merc., circa 35 euro) ha ancora un lungo bancone e vini al bicchiere, buona cucina tradizionale e divagazioni come il gazpacho con mozzarella di bufala. Ottima scelta di vini.

Cantine - L' aroma di ciliegia finisce nei calici

La Docg Montefalco ha dato grande impulso al comprensorio e ogni anno aumenta il numero delle aziende sul mercato con nuovi prodotti. Tra quelle più storiche va ricordata Rocca di Fabbri (nella foto le sorelle Vitali, Montefalco, loc. Fabbri, tel. 0742.399379) in un suggestivo maniero cinquecentesco, contraddistinta da un Sagrantino Docg di buona fattura, un piacevole rosso e un Sagrantino Passito, appena dolce, molto valido. Sempre a Montefalco non si può non citare Antonelli (loc. San Marco, tel. 0742. 379158) il cui Sagrantino Docg colpisce per l' aroma di ciliegia e piccoli frutti. A Gualdo Cattaneo, Colpetrone (loc. Marcellano, tel. 0578.767700) del gruppo Saiagricola ha fatto passi da gigante verso la qualità e si afferma con un Sagrantino molto elegante e serbevole. A Bevagna va ricordata Adanti (tel. 0742.360295) con Sagrantino, Rosso e Passito di buona qualità. Citazione anche per l' azienda fondata da Milziade Antano (Bevagna tel. 0742. 360371) che ha in commercio un generoso Sagrantino Collelodole 2000.

Prodotti tipici - Leccino, moraiolo e macine di pietra

Famosa per il vino Montefalco in realtà ha una maggiore superficie agricola coltivata ad olivo (frantoio, leccino, moraiolo) dalla quale si traggono eccellenti oli extravergine. Uno dei più buoni, gusto fruttato e pronunciato, è dell' azienda Spacchetti (nella foto Lamberto Spacchetti, via Gozzoli 3, tel. 0742.379317). Di buon livello anche quello del Frantoio Brizi (via Verdi 50, tel. 0742.379165) che frange ancora con un' antica macina in pietra e migliore quello prodotto dal Frantoio Macina Rossa (Bevagna, loc. Madonna delle Grazie, tel. 0742.361575). Montefalco ha lunga tradizione nella tessitura. Fra le aziende più rappresentative Pardi (Bastardo di Giano dell' Umbria, tel. 0742.99754) con esposizione a Montefalco: tovaglie, tessuti e una linea ispirata al celebre pittore Benozzo Gozzoli. Fra i prodotti da ricordare, la saporita porchetta di Bevagna da Ariosto Zampetti (tel. 0742. 360404) nel nuovo locale Antiche Sere, o nella macelleria Cariani (corso Amendola 15, tel. 0742.360897) che ha anche ottimo prosciutto e un buon capocollo.

Enoteche - All' Alchimista delle degustazioni

Complice il recente successo del Sagrantino a Montefalco i wine bar sono spuntati come funghi. Tra i locali che offrono sia il servizio di enoteca che degustazioni con piccola ristorazione va ricordato L' Alchimista (nella foto, Montefalco, piazza del Comune 14, tel. 0742.378558) piccolo, con molti tavolini in piazza, gestito con competenza da Patrizia Moretti: vi si trova la gamma quasi completa dei vini del circondario surrogata da prodotti di altre regioni d' Italia e del Mondo. In più spuntini a tutte le ore oppure aperitivo arricchito. Dall' altra parte della piazza sotto i bellissimi portici medioevali c' è l' enoteca Federico II (tel. 0742.378902) wine bar e ristorante: elegante, tanti vini al bicchiere e menù improntato alla tradizione. A Bevagna accanto alle splendide chiese romaniche c' è la Bottega di Piazza Onofri (corso Matteotti 102, tel. 0742.360978) parte del gruppo dell' omonimo ristorante (vedi) ricca di bottiglie e delikatessen: dove si può sostare per un buon bicchiere con crostini di panzanella.

Alberghi di charme - Nel parco di D' Annunzio

Villa Pambuffetti (Montefalco, via della Vittoria 20, tel. 0742.379417, doppia da 130 euro). Bella e antica villa patrizia (ebbe tra i suoi ospiti D' Annunzio) immersa in un parco di cipressi e cedri secolari. Tranquillità assoluta a pochi passi dal centro del paese. Non molte camere e alcune suites più che confortevoli e accessoriate. Grande e bella piscina. Agriturismo Camiano Piccolo (Montefalco, loc. Camiano Piccolo, tel. 0742.379492, camere a partire da 63 euro). Vecchio borgo agricolo ristrutturato: 8 appartamenti, indipendenti e con cucina propria, affittabili per la settimana, e camere. Molto belli giardino e piscina.

Da non perdere - Caprai, l' uomo del rilancio

Se oggi il Sagrantino di Montefalco, assurto agli onori della Docg, è diventato un portabandiera della migliore enologia italica, è grazie all' opera del figlio di Arnaldo Caprai, Marco (loc. Torre. Montefalco, tel. 0742.378802) che negli anni ha saputo costruire un progetto organico (iniziato dalla selezione di mille cloni). Caprai oggi è uno dei nomi più importanti del vino made in Italy grazie al Sagrantino Docg (da provare la notevolissima annata 2001, selezione Colleferro, e la riserva 25 Anni), ma anche al piacevole Rosso di Montefalco (ottima la riserva) al bianco Grecante (Grecante 100%) e al sorprendente Pinot Nero. (arretrato del "Corriere della Sera" del 5 settembre 2004)

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