Ecco le stelle dei vini novelli. Sapori, vitigni e prezzi: 12 bottiglie di un’annata eccellente. Quelli del Centro-Sud sono più compiuti, quelli del Nord più profumati e incisivi ma con maggiore acidità ... Mora, ciliegia, mirtillo, fragola, lampone. Un tripudio di profumi e sapori fruttati. Sono le sensazioni che si ritrovano nelle degustazione di dodici tra i più noti vini novelli dell’annata 2004, messi in commercio pochi giorni fa e assaggiati per il Corriere della Sera. Un’annata a cinque stelle per il vino novello (per quello normale le previsioni sono buone, ma meno entusiastiche), il primo dell’anno in corso che si ottiene con il procedimento della macerazione carbonica (le uve vengono fatte fermentare, in un contenitore a tenuta stagna in un’atmosfera satura di anidride carbonica, la qual cosa accelera notevolmente la maturazione del vino). L’annata è stata più che buona con un giusto mix tra sole e caldo (senza la siccità del 2003) e piogge, anche se la maturazione è stata leggermente ritardata. Quest’anno i novelli hanno una gradazione alcolica più contenuta (tra gli 11 e i 12,5 gradi alcolici): per questo genere di vini è un bene.
Giovinezza e freschezza - Infatti il novello è l’immagine stessa della giovinezza e della freschezza e per carattere male si concilia con gradazioni alcoliche importanti, che invece si addicono di più a vini austeri da lungo invecchiamento e non a un vino sbarazzino e immediato che deve vivere l’espace d’un matin (tre mesi è in media la capacità di invecchiare di questo vino-non vino). Naturalmente occorre fare dei distinguo: in genere i novelli del Centro-Sud sono più compiuti (perché le uve hanno avuto una maturazione più prolungata), mentre quelli del Nord sono sì più profumati e incisivi, ma hanno un’acidità piuttosto pronunciata, e quindi ancora un poco di affinamento in bottiglia potrebbe giovare per stemperare gli eccessi giovanili. Ma si sa, il consumatore non può attendere e il novello lo vuole bere subito, immediatamente, anche solo per vincere la gara con gli amici a chi riesce a bere il primo vino del 2004. Se no che novello è?
Tra le varie curiosità, c’è che la gran parte dei novelli in circolazione è tutelata da una Igt (Indicazione geografica tipica), e in alcuni casi a anche dalla Doc (Denominazione di origine controllata), come per esempio nel Bardolino Novello. Non tutti i produttori indicano in etichetta le uve che utilizzano, anche se l’informazione sarebbe assai utile al consumatore. Vista la breve durata del prodotto, sta dilagando la tendenza a utilizzare tappi di plastica (silicone) al posto del sughero. Infine restano da segnalare le differenze di prezzo, che oscillano da meno di tre euro a quasi il doppio per vini che sono fatti tutti con lo stesso metodo e senza costi di affinamento.
Le dodici migliori scelte
Nuove Fiore - Frescobaldi
Terrazze delle Luna - Cavit
Corvo Novello - Salaparuta
Due Lune - Lamberti
Nero Novello - Rapitalà
Novello - Rocca delle Macie
Novello Primitivo - Castello Monaci/Giv
San Giocondo - Antinori
Novello - Zonin
Novello - Menegotti
Rubicante - Sella & Mosca
Sfujé - Batasiolo
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