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Corriere Della Sera

Verdi, sei milioni di bottiglie vendute negli Usa ... Sei milioni di bottiglie vendute negli Usa lo scorso anno, il 12% in più rispetto al 2004. Un prodotto italiano di successo che da noi è praticamente sconosciuto, ma che tra i giovani newyorkesi è diventato in pochi anni il drink più alla moda. Si chiama Verdi ed è una bevanda a base di vino e malto prodotta in Piemonte dalla Bosca spa di Canelli, in provincia di Asti, la patria dello spumante. E proprio dallo spumante nasce questa media azienda, che ha propaggini in Svizzera, in Lituania e in India, un fatturato annuo consolidato di circa 60 milioni di euro e 200 dipendenti a livello di gruppo. Un’azienda tra le più antiche del Piemonte (sabato scorso 27 maggio ha festeggiato i suoi primi 175 anni di vita), che nell’ultimo ventennio ha fatto dell’innovazione il proprio obiettivo prioritario.
La ricerca di prodotti nuovi, per esempio, aveva portato, negli anni ’70, al lancio del Canei, un vinello leggero destinato al pubblico dei fast-food. Il successo fu tale (soprattutto neli Usa, in Australia e in Israele) che i francesi della Pernod fecero di tutto per rilevare il marchio. E Bosca alla fine cedette. Adesso, con la nuova generazione famigliare ai vertici dell’azienda, l’operazione si ripete con il Verdi. Questa volta, però, non c’è alcuna intenzione di cedere alle avances delle multinazionali del beverage. Anche perché la Bosca è in mano ai giovani.
«Prima di assumere un ruolo in azienda, bisogna avere successo fuori», dice Luigiterzo Bosca, 63 anni, rappresentante della generazione immediatamente precedente quella attuale e presidente onorario della Bosca spa. Così Pia, 37 anni, la primogenita di casa Bosca, si è laureata negli Stati Uniti in giurisprudenza e ha incominciato a fare l’avvocato. Poi, dopo due anni di cause legali e nonostante una carriera che si presentava brillante, ha deciso di tornare a Canelli e prendere in mano la gestione dell’azienda di famiglia. Oggi è presidente e amministratore delegato. Luigi, 34 anni, laureato in Economia a Lugano, si occupa di finanza in Svizzera ma ha già deciso di mettere a frutto le sue esperienze nell’impresa famigliare.
Infine c’è Polina, 30 anni appena compiuti, che un ruolo preciso in azienda ce l’ha già (naturalmente dopo aver lavorato all’esterno): è agronoma, si occupa ovviamente della parte agricola ma in più segue direttamente gli investimenti in India, un Paese sul quale il gruppo di Canelli punta molto. E non solo per vendere il Verdi.

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