Corriere Della Sera

La mia doppia vita: sciatore e sommelier ... Quella che ho per il vino è una vera e propria passione. Degustare un buon bicchiere di vino rosso, è uno dei piaceri della vita ai quali non so rinunciare.
Lo scorso giugno sono stato addirittura nominato sommelier onorario dall’Associazione Italiana Sommelier, una grande soddisfazione anche sei miei impegni sportivi mi hanno consentito di poter frequentare solo poche lezioni. Appena avrò più tempo voglio approfondire questa esperienza per imparare seriamente e apprezzare fino infondo il piacere del bere. Sono abituato a controllarmi e a non cadere negli eccessi. Lo sport ha una funzione educativa importante. Ma controllarsi non vuoi dire privarsi di ogni piacere. I piaceri, se misurati, hanno ottimi effetti anche per uno sciatore professionista come me.
Saper apprezzare un buon bicchiere di vino dà una soddisfazione indescrivibile. Crea un desiderio di conoscenza che accresce continuamente. La vista, il gusto e l’olfatto sono sempre alla ricerca di nuovi stimoli, di nuove caratteristiche. Mi ricordo la prima volta in cui ho posto l’attenzione ai profumi del vino, è stato come un colpo di fulmine. Da quel momento il mio modo di bere è cambiato per sempre. La qualità ha preso il sopravvento sulla quantità. Credo che questo sia il punto fondamentale che i giovani devono comprendere. Come si può credere di divertirsi eccedendo con l’alcol? È stupido anche solo pensarlo, figuriamoci farlo. Condividere invece il piacere dei profumi e dei sapori aggiunge valore.
Ora la mia cantina è discreta, non mancano i vini valtellinesi della mia terra, ma vorrei imparare a conoscere tutti i vini italiani.