02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

Ori, zolle e nobildonne: così il vino è un evento ... I Frescobaldi hanno convocato cantanti, star e celebri fotografi per salutare il Brunello in una festa fiorentin-californiana... I tavoli decorati con pendagli Swarovsky e con zolle di terra di Montalcino. I bicchieri Riedel (indispensabili nel mondo del vino competente o anche solo fighetto) e gli affreschi tardo rinascimentali sul soffitti a volta. La villa sopra Firenze progettata da Michelangelo, e Michael Mondavi, della dinastia vinicola californiana ora nelle mani dl una multinazionale, che gira per le sale. Ora Michael importa vino, anche quello dei Frescobaldi che organizzano la festa. Dieci anni fa, quando lanciarono insieme il Luce, I Mondavi calarono In massa vestiti tipo Dynasty (o meglio Falcon Crest, soap su una famiglia dl enoproduttori). Qualcuno diceva che avrebbero fagocitato i fratelli fiorentini (I quali si legge nel recente The House of Mondavi, libro che ne racconta ascesa e crollo, avevano stupito gli americani portandoti per vigne nelle loro station-wagon scassate). Non è successo, ora Michael ha una quota del 2%, il 25% dell’azienda è di soci russi, ma i Frescobaldi continuano a fare il loro vino. Anzi, ne fanno uno nuovo/vecchio a Montalcino, un Brunello. E lo presentano come si usa ora, un po’ alla fiorentina un po’ alla californiana; tra ori e zolle, tra anziane nobildonne ed il profilo basso e attrici alla Martina Stella; col boss della Costa Smeralda Toni Barrack e il cantante Piero Pelù che degustano, e I Ferragamo che ormai a Firenze hanno anche una drogheria firmata. Lo festeggiano-promuovono come si fa con ogni prodotto di lusso. Quale, in effetti, è.
“Abbiamo scelto di chiamare la serata Effetto Luce proprio per evidenziare l’importanza della luce nella nascita dl un vino”, dice Leonardo Frescobaldi In giacca a vento (a Firenze riscaldano con parsimonia) mentre finiscono I preparativi. E poi, prammatico, chiede: “Ma qui nessuno ha pensato dl Indicare i bagni?”. “Marchese lasci perdere, un si preoccupi dei bagni” si Innervosisce il Vailecchi, coordinatore dell’evento. Anche se a ben vedere ha ragione il marchese, Michael Mondavi vaga per le sale della villa i Collazzi non trovando la toilette, anche se sarebbe irrispettoso mettere freccette In una magione cinquecentesca così scenografica. Sugli stranieri che arrivano (Importatori di vino, gente di grandi catene alberghiere, etc.) fa il suo effetto. È un valore aggiunto del prodotto-gran vino, si diceva. Per loro il Vallecchi, attento alla potenziale clientela e sicuro che gli ospiti Italiani abbiano fatto qualche corso, insiste perché Vittorio Frescobaldi faccia un discorso solo In inglese. “Ma no, siamo In Italia”, obietta la nipote Tiziana, “figuriamoci se in Borgogna non in francese”. Si raggiunge un compromesso; si provano i discorsi al freddo; arriva lo scenografo Bili Mazza che in Italiano immaginifico spiega sarà una cosa allucinante, suoni e luci, ori e fiamme alte tre metri. Arriva i1 celebrato fotografoamericano Larry Fink, famoso per i ritratti di jazzisti, e premette: “io comunque sono di estrema sinistra. Arrivano cuochi dall’enoteca Pinchiorri per cucinare zuppa dl funghi e piccione con lenticchie (di Castelluccio, imprescindibili come i bicchieri Riedel). Arriva la cantante nera Amana Melomè con testa decorata tipo logo del Luce, tutta palle e trecced’oro. Tutti parlano contemporaneamente, metà toscano metà Inglese, Incluso il Vallecchi; come in un flim corale alla Robert Altman. Se fosse vivo, dopo la moda si occuperebbe del vino, forse ambientandolo tutto nel casino per festa di una villa medicea.
O nella festa, con celebrazione iniziale, cena per tre, cento nelle sale del Collazzi finalmente riscaldate, e prima degustazione del Brunello. Un ritorno al classico dieci anni dopo il Supertuscan Luce (Sangiovese e Merlot). Con tutti i Frescobaldi vestiti classici, e gli effetti speciali “allucinanti”. Va fatto, di questi tempi, anche per il vino.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su