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Corriere Della Sera

Etichette d’autore per conmbattere il calo dei consumi ... Vino e arte... Il consumo di vino è in costante calo a livello nazionale. Se è vero che gli italiani bevono sempre meno, è anche vero che il Natale resiste alla crisi. E’ questa la tendenza emersa dal sondaggio qualitativo condotto dall’agenzia Winenews assieme a Vinitaly. In base al sondaggio, il 54% di eno-appassionati intervistati regalerà lo stesso numero di bottiglie dello scorso anno. Il 28% mette in previsione una spesa variabile tra i 100 e 200 euro. Il 26% conta di spendere da 50 a 100 euro. Il 21% spenderà oltre 200 euro, a fronte di un 17% che spenderà da 25 a 50 euro. Soltanto l’8% di amanti del buon bere tirerà la cinghia, destinando alle bottiglie di Natale un budget inferiore ai 25 euro. Intanto i produttori si attrezzano per vendere. Le strategie di marketing sono diverse. Quella più diffusa punta sull’estetica dell’etichetta. Sono numerose le cantine che scelgono opere artistiche come immagine della bottiglia. Una delle prime ad avere etichette d’autore è stata la cantina Chiarlo, nell’Astigiano. Il connubio tra arte e vino nasce per caso, oltre 25 anni fa, quando Michele Chiarlo per ripararsi dal freddo tra le vie di Nizza Monferrato entra a vedere la mostra di Giancarlo Ferraris. I quadri hanno come soggetti i vigneti delle colline locali. L’incontro è fatale. Dal 1984 il pittore firma le etichette della cantina, che sono raccolte nel libro “Semidivite”. Puntano sull’etichetta anche gli Antichi Vigneti di Cantalupo, che quest’anno per il Ghemme hanno scelto la porcellana della Royal Copenaghen, il famosissimo piatto blu di cui ricorre il centenario. Un’etichetta che utilizza la filigrana dei biglietti da 500 euro prodotta dalle cartiere di Fabriano è il sigillo di qualità della bottiglia “Cesare Alberto” di Alberto Serenelli, produttore di Ancona. C’è poi chi punta sulla fidelizzazione del cliente, come la cantina Valdipiatta. La tenuta nel territorio di Montepulciano ha lanciato il progetto “Adotta una barrique”, che offre la possibilità di creare il proprio vino prendendo parte attiva al processo produttivo, scegliendo il blend (cioè il mix di uve) preferito e la botte dove sarà invecchiato. Secondo Winenews, il prossimo passaggio del marketing sarà la valutazione di impatto ambientale. E c’è già chi fornisce alle aziende vitivinicole che desiderino valutare le emissioni di gas a effetto serra di ogni passaggio della filiera uno strumento per il calcolo del carbonio.

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