“Il nostro cibo non si difende con i diktat” ... Chef Kumalé... “Questo non che l’ultimo di una serie di atti d’intolleranza e di xenofobia. Dagli agli immigrati, dagli alle cucine etniche. La logica è la stessa”, denuncia Vittorio Castellani, in arte chef Kumalé, che ben conosce i cibi di tutto il mondo. “E’ il sintomo di una società in crisi - continua -. In Italia, non in Francia o in Austria, succede che diverse materie prime non vengano sdoganate. Non si tratta di derrate alimentari fuori norma, ma di pregiudizi”. “La vera cucina etnica - non il kebab di carne surgelata - merita di essere rispettata. E non boicottata in nome di una fuorviante difesa dei nostri prodotti tipici”.
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