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Corriere Della Sera

L’estate dei divieti comunali (che nessuno fa rispettare) ... Vietati gli assembramenti di due persone nel centro di Pordenone. Vietate le panchine ai minori di 70 anni a Vicenza. Vietato baciarsi in auto a Eboli. Vietato di tutto, quest’estate: le nuove gude partite dai Comuni sono finora 556.330 nel Nord. Tante sembrano decise dai sindaci per fare la faccia feroce; per farsi pubblicità; per avere l’approvazione di gente che non li rispetterà. Insomma: nessuno crede che due commercialisti friulani rinunceranno a passeggiare dopo lo spritz (il divieto è pensato per i giovani rumorosi); che le sessantenni venete, col caldo che fa, eviteranno di afflosciarsi sulle panchine (il sindaco ce l’ha con gli immigrati, chiaramente); o che i ragazzi campani rimarranno casti nell’abitacolo (vivono coi genitori, santa pazienza). Sono divieti per benpensanti. Ma fanno venire dubbi genere “legge e ordine” anche ai più libertari: con i tagli di fondi alle forze pubbliche, con le volanti senza benzina, con i vigili a ranghi ridotti, chi andrà in giro a verificare che i passanti obbediscano alle nuove delibere, e al Codice penale? Anche i divieti ragionevoli, come quello di servire alcolici sotto i 16 anni, richiedono pattugliamenti capillari; se non sono possibili, cosa devono fare polizia e carabinieri a Campo de’ Fiori o alle Colonne di San Lorenzo: chiedere i documenti a tutti i giovani con birretta o cercare i pusher? A Campo de’ Fiori i carabinieri sono stati aggrediti da un gruppo che difendeva uno spacciatore, giorni fa, poi, la Benemerita non ha avuto tempo di controllare se fossero quindicenni e sobri.

Come non avrà tempo (né loro, né altri) di monitorare i tosaerba rumorosi in Versilia, gli zoccoli proibiti sulla Divina Costiera, i castelli di sabbia illegali a Eraclea (questa è la più bella, via). Forse gli unici in grado di mantenere l’ordine pubblico (altro che ronde) sono i turisti sudcoreani. A Roma hanno atterrato un borseggiatore a colpi di taekwondo. Il ladro era felice quando l’hanno arrestato e salvato. Ma star dietro a tutti i nuovi divieti a pioggia e a la carte sarebbe troppo anche per i coreani, francamente, si teme.

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