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Corriere Della Sera

… Festa del vino … Cantine aperte nei luoghi del Prosecco (e dei poeti) Corsi di cucina fra le vigne… Scoprire il Prosecco. Non solo in bottiglia, ma in viaggio tra le colline della Marca Trevigiana, nei vigneti e nelle cantine dove si produce questo vino vivace, che da qualche tempo è diventato importante. Dopo l’ambito riconoscimento della Docg «Conegliano Valdobbiadene», ottenuto nel 2009, il passo successivo: l’iscrizione nella lista nazionale dei siti che aspirano a diventare «Patrimonio dell’Umanità», secondo l’Unesco. Insomma, anche il bel paesaggio vuole, a buon diritto, la sua medaglia. Il luoghi del Prosecco, certo, sono conosciuti dai veneti. Un po’ meno dagli altri viaggiatori che, lungo le strade del vino, scoprono anche arte, monumenti, cultura. Eppure, il giro nella fascia collinare a nord-est della provincia di Treviso (a soli 25 chilometri dal capoluogo), tra borghi e vigneti del Prosecco, non è meno intrigante di un viaggio nelle Langhe o nel Chianti. Ora è la stagione ideale: tempo di vino nuovo, di castagne, di formaggi ubriachi, di soppressa, il salame tipico. Con un dettaglio apprezzabile: mediamente, da queste parti, la cucina è buona e i prezzi abbordabili. Il prossimo weekend (13-14 novembre), tra l’altro, il Movimento del turismo del vino festeggia San Martino in Cantina. Per l’occasione, i vignaioli organizzano visite guidate e degustazioni speciali. Il nostro itinerario, dunque, parte da Conegliano Veneto (autostrada Venezia – Belluno), capitale del Prosecco. Prima di inerpicarci tra le colline, passiamo da Crocetta del Montello per una tappa nelle vaste colline di Villa Sandi (la villa maestosa, di scuola palladiana), piccolo impero di Giancarlo Moretti Polegato. Il suo vigneto gioiello, però, si trova nel comune di Valdobbiadene dove c’è anche la locanda Sandi: camere, ristorante, boutique del vino e vendita di una piccola selezione di creme cosmetiche a base di vinaccioli. La strada che porta al cuore delle vigne si snoda tra cascinali e paesini: Rua di Feletto (già sede di un eremo dei Camaldolesi del seicento), San Pietro (dove la pieve vale una visita), Refrontoio. Qui nella valle di Lierza, da non perdere il Molinetto della Croda (0438.978199), considerato uno degli angoli più suggestivi dell’intera provincia di Treviso. Poi, lungo una stradina in salita, si va verso Rolle, l’oasi del pregiato Prosecco Cartizze. In cima a una deliziosa collina, ecco il relais Duca di Dolle , di proprietà della famiglia Bisol, vignaioli attivi, molto conosciuti. Con un vanto in più: il Prosecco Bisol sbarca a Londra; da lunedì, sarà esposto, accanto a 4 champagne, nella Food Hall dei prestigiosi magazzini Harrods. Per la festa di S.Martino in Cantina il “Duca di Rolle” offre ai suoi ospiti (164 euro a persona) un soggiorno speciale: vino, minicorso di cucina, turismo, cultura. Vigneti e borghi si susseguono. Non è facile tracciare un itinerario lineare. Ma può esere divertente perdere la strada e ritrovarla. Il territorio non è vasto. Solighetto, Farra di Solingo, Col San Martino, Valdobbiadene. E’ la cittadina che dà il nome alle bollicine della Marca. Oltre ai giri per cantine (Bisol, ma anche Bortolin e Mionetto, su appuntamento), con una puntata a Galleria Valerio per le opere d’arte e la visita alle chiese di San Gregorio e dei SS. Pietro e Paolo. Quindi, la sosta curiosa, nei pressi di Valdobbiadene, (San Pietro di Barbozza): l’Osteria senz’Oste, cascinale tra le vigne, con vista. Il prezzo del pasto con Prosecco? All’onestà degli avventori. Prima di prendere la via del ritorno (entrando in autostrada da Vittorio Veneto), passate da Follina, sede di un’antica abbazia. Da vedere.

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