Corriere Della Sera

Cantine, dentro tutti … È già tempo del primaverile “Cantine aperte”. Sono vent’anni ormai dalla prima edizione. Il 27 maggio il rito si ripete: 800 le aziende aperte, centinaia gli eventi: musica, degustazioni (in un caso al buio), ma anche mostre d’arte, poesie, safari in jeep tra le vigne (l’elenco delle iniziative su movimentoturismovino.it). La previsione: più di un milione di visitatori. Non per bere nello stile dei Carducci (“il maestro di filosofia argomenterà in forma e io proverà che il vuoto esiste e può esister molte volte di seguito dentro il bicchiere”). Ma per conoscere il contadino, il vignaiolo, l’artigiano più o meno grande e capire l’anima del suo prodotto. Due per tutti, in Lombardia: i fratelli Isabella e Emanuele Pelizzatti Perego. L’azienda si chiama Ar.Pe.Pe, a Sondrio. I fratelli sono custodi della tradizione valtellinese, con un Nebbiolo (Chiavennasca è il nome locale) raccolto in vendemmia tardiva nei terrazzamenti sulle colline impervie, fino a 900 metri d’altezza. Vini lontani dalle mode, riscoperti dopo un immeritato periodo in secondo piano. Tra questi il Valtellina Superiore Grumello Buon Consiglio Riserva e il Sassella Rocce Rosse Riserva. La cantina è scavata nella montagna, i vigneti salgono fino al Castello De Piro, medievale.