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Corriere Della Sera

Il rosso ricco da bere ascoltando De Andrè ... “Eravamo in un ghetto per ricchi in Sardegna. A cena mi chiesero di suonare. Volevo parlare dell’Italia, ma niente. Me ne andai insultando tutti. Mi chiusi nella rimessa e passai la notte a scrivere Amico fragile”. Quei versi: “E mai che mi sia venuto in mente / di essere più ubriaco di voi / di essere molto più ubriaco di voi”. Una ballata dissacrante che torna alla mente oggi, mentre esce il nuovo album del figlio Cristiano, “Come in cielo così in guerra”. Con De Andrè junior che ricorda il padre (Marinella Venegoni, La Stampa): “Beveva, anch’io l’ho fatto. Ma Erasmo da Rotterdam mi ha spiegato che il confine tra la realtà e la follia può essere spostato dal talento”. Il talento è il filo conduttore di OperaWine, la degustazione con i vini delle 103 migliori cantine italiane organizzata dalla rivista Wine Spectator con Vinitaly a Verona sabato prossimo (al Palazzo della Gran Guardia, dalle 17, con il cinese Terry Xu, l’inglese Robert Joseph e il super sommelier italiano Luca Gardini). E l’evento che fa da apripista alla più grande manifestazione del vino in Italia. Ed è dall’elenco di questa sfilata di nomi storici e aziende emergenti del vino che si possono scegliere le bottiglie per il pranzo di Pasqua. Iniziando da un Cartizze, La Rivetta Villa San- di, fresco, morbido, poco alcolico (11,5 gradi), abbinabile con il casatiello napoletano (o con altri antipasti). Cartizze è il cuore dorato della zona docg del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano: 106 ettari. La famiglia Moretti P0- legato, che possiede 1,5 ettari di terreno su questa collina. debutta a OperaWine con il vino che ha conquistato i Tre bicchieri del Gambero rosso. Altro prodotto del talento del Nordest enoico è il Terre Alte di Livio Felluga, sposabile con i formaggi della Torta umbra (ma anche con pesce e primi piatti alle verdure). Ad OperaWine arriva l’annata 2011, da Rosazzo, Colli orientali del Friuli. Livio è uno dei patriarchi del vino friulano, ora ha passato il testimone a Elda, Andrea, Filippo e Maurizio. Il Terre Alte è un uvaggio di Friulano (affinato in piccole botti di rovere), Pinot bianco e Sauvignon (che maturano in acciaio). La crostata di tagliolini con besciamella e piselli? Luca Gardini consiglia Nos, Teroldego rotaliano di Mezzocorona, che porterà a OperaWlne la Riserva 2006. E un rosso deciso e piacevole, che trascorre quattro anni tra botti piccole e grandi e bottiglia prima di finire sugli scaffali Mezzocorona è una delle prime cantine cooperative nate in Italia (1904), è diventata un colosso trentino da 2.600 ettari. La Tenuta Setteponti si presenterà ad OperaWine con l’Oreno 2olo. Mette assieme Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. Un rosso ricco e strutturato che può accompagnare piatti di carne pregiate ma anche carni bianche come il vitello in fricandò. Il Supertuscan Oreno (altro Tre Biccheri, go punti secondo Wine Spectator che nel 2006 lo classificò come uni dei cinque migliori vini al mondo) è il portabandiera della tenuta acquistata dalla famiglia Moretti negli Anni 50 dai Savoia d’Aosta. La 2010 è una delle migliori annate dal 2001, la prima uscita. Da bere ascoltando La Collina di Dè Andrè senior e pensando al suonatore Jones “che offriva la faccia al vento / la gola al vino.., sembra di sentirlo ancora /dire al mercante di liquore / tu che lo vendi cosa ti compri di migliore?”.

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