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Corriere Della Sera

Patto Vinitaly-Expo Accordo per iniziative comuni nel 2015 ... Una fiera del vino anche a Milano ... Nella patria dei campanili, complice la crisi, è stato lanciato un ponte che parla di inclusività, patrimonio comune e collaborazione. E “sinergia” da parola magica diventa realtà: sull’asse Verona-Milano, all’insegna del vino e della qualità della vita che tutti ci riconoscono e che noi diamo un po’ troppo per scontato. Ieri al Vinitaly, tra gli stand che celebrano il meglio di Bacco da tutte le Regioni d’Italia, è stata annunciata una partnership che unirà Veronafiere ed Expo Milano 2015, un progetto d’intesa per una promozione reciproca tra la più grande fiera internazionale (e made in Italy) del vino e l’Esposizione universale che si terrà a Milano dall’1 maggio al 31 ottobre 2015. Con l’aiuto di un’altra eccellenza tricolore, l’Opera con i suoi teatri storici. “Si è parlato molto di Expo in questo Vinitaly - dice Ettore Riello -, e visto che la nostra offerta fieristica rappresenta il 45 per cento di tutto l’agroalimentare ci chiedevamo come essere presenti a una manifestazione che ha come tema “Nutrire il pianeta. Energia per la vita’”, con la consapevolezza da entrambe le parti, aggiunge il presidente di Veronafiere, che l’Esposizione mondiale “rappresenti una grande opportunità per l’intero Paese da promuovere e valorizzare al massimo”.
Per Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015 “il cibo e il vino sono elementi fondanti la nostra storia” e l’accordo in corso di definizione prevede “una piattaforma per diffondere i nostri contenuti comuni al pubblico internazionale di Vinitaly e ai 20 milioni di persone che visiteranno l’Esposizione universale”. Eventi sul territorio, mostre e conferenze per proporre il “mito dell’alimentazione italiana” e che culmineranno nella realizzazione di “OperaWineExpo”, tre mesi non stop di degustazioni ed eventi nel palazzo della Gran Guardia, in piazza Bra, di fronte all’Arena, dal 14 giugno al 6 settembre, in coincidenza con la stagione lirica veronese. Ma andiamo con ordine. Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, spiega nel dettaglio il piano di promozione che partirà con l’edizione 2014 del Vinitaly e con tutti gli appuntamenti internazionali del vino pronti a fare da gran cassa all’evento milanese e viceversa. E oltre “alla grande Opera del vino con show cooking e programmi di formazione” sul nettare degli dei a far da volano all’Expo, è previsto che da piazza Bra la rassegna si sposti a Milano a ottobre con una Grand tasting per chiudere l’Esposizione universale. E per mettere a tacere i dubbi che ancora (da qualche parte) serpeggiano, “ci crediamo così tanto - dice Mantovani - al punto di poterlo annunciare”. Per non parlare del turismo, altro grande primato del nostro Paese che si sta appannando per mancanza di comunicazione e, per l’incapacità di fare sistema. “L’Expo? Un indotto di 5 miliardi - spiega Sala, secondo una ricerca dell’università Bocconi -. E quello che lasceranno sul territorio i 20 milioni di visitatori”. E allora “i grandi eventi hanno senso, il punto è farli bene e saperli comunicare” per agganciare “l’altra metà del mondo che sta crescendo a grande velocità e che ci guarda con l’orgoglio dei Paesi emergenti ma molto attenti alla qualità del prodotto Italia”. Perché su ioo milioni di cinesi che vanno all’estero solo 35° mila si fermano in Italia? “Gli stessi che vanno in Germania, non è pensabile, bisogna far funzionare meglio l’offerta turistica, lavorare sulla concessione dei visti”. E allora perché non prendere a modello il Fuorisalone che ha lanciato nel firmamento internazionale il già blasonato Salone del Mobile, auspica Sala. “Molti orientali amano l’Opera? Partiamo con il programma della Scala, con appuntamenti quotidiani anche ad agosto per poi puntare anche sull’Arena di Verona, perché un turista viene a Milano due giorni per l’Expo. E poi va. E allora bisogna preparare insieme con le città vicine al capoluogo lombardo pacchetti comuni di offerta turistica”. D’accordo anche Diana Bracco, presidente di Expo 2015, che anche da “produttore di nicchia di vino” sottolinea che come “Vinitaly batte la crisi, noi vogliamo che anche l’Esposizione mondiale batta la crisi e che diventi un evento di recupero di tutta l’Italia”. Perché non si possono lasciar scappare le 120 mila persone che ogni giorno visiteranno Milano “e che potranno dormire anche sul lago e nei dintorni”.

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