02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Corriere Della Sera

In Alto Adige e Toscana il primato del bere sano ... “Qui vino biologico”. “Non usiamo solfiti”. “Ecco le bio bollicine”. Cartelli di questo tipo hanno colorato non senza polemiche l’ultima edizione del Vinitaly di Verona, con 4.200 espositori la più grande rassegna italiana dedicata al vino. Segno che la Green economy conquista le vigne e guadagna prepotentemente spazio nel mercato - internazionale e italiano -, motivo per cui molti viticoltori si adeguano; alcuni con furbizia. Ma attenzione: è finita l’epoca in cui si poteva far credere che certi difetti o sgradevolezze di un vino erano il prezzo da pagare al rispetto della natura. Ora i vini naturali, biologici, biodinamici sono buoni e orientano il nuovo consumo consapevole che fa crescere il mercato delle bottiglie senza chimica. Si beve meno ma si fa più attenzione alla ricerca di prodotti che rispettino l’ambiente. Si moltiplicano le enoteche e gli esperti disposti a spiegare e promuovere questi vini. Perché quella dei “naturali” è divenuta una tendenza che pesa sul mercato. Tanto che Fiera Verona ha sentito il bisogno di creare Vi.Vi.T. - Vino Vignaioli e Terroir -, salone dedicato ai vini prodotti da agricoltura biologica e biodinamica, con 113 adesioni, parte delle quali sottratte alle manifestazioni alternative. E intorno al capoluogo scaligero si sono tenute anche quest’anno tre affollate rassegne di viticoltori “anarchici”. Oltre 300 produttori antagonisti da Italia, Francia, Slovenia, Georgia hanno animato l’AreaExpo di Cerea per la decima edizione di Vini Veri (organizzata dall’omonimo consorzio) e Villa Favorita, voluta da VinNatur. Più ridotta la pattuglia che ha popolato Summa, vertice dei biodinamici a Magrè di Bolzano. Migliaia i visitatori: un successo. E non poteva essere altrimenti dato che per il 48% degli enoappassionati l’impegno ecologico in cantina rende più competitivo il vino made in Italy. Lo conferma il primo studio che fotografa il comparto: “Il vino “naturale”” (235 pag. ed. Versanti), da poco in libreria. Sono circa 800 i produttori italiani di biologico, biodinamico e naturale censiti. Siamo i primi produttori di vino bio nell’Ue, con 53 mila ettari di vigne biologiche (8% del totale). E crescono i consumi interni: quelli di vini bio sono saliti del 15% nel Centro Italia e del 5,7 nel Nord. Migliaia di consumatori abbandonano i vini convenzionali. Nei salotti e alle cene tra amici si parla sempre più spesso del “mal di testa del giorno dopo” provocato dalla presenza eccessiva di anidride solforosa in alcuni cm. Moda o presa di coscienza informata, il mercato si adegua. Oggi il 26% delle aziende biologiche è in Toscana, il 23 in Sicilia. Tra i produttori cosiddetti “naturali”, il 21% è in Toscana e 17 in Piemonte. I biodinamici primeggiano in Alto Adige (18%) e Abruzzo (13). Non esiste, al momento, un logo o un marchio di garanzia e scrivere “Vmo naturale” su un’etichetta è vietato dalla legge, come ha constatato a sue spese uno degli enotecari romani più sensibili ai prodotti senza chimica, Alessandro Bulzoni, che si è visto sequestrare dal Servizio repressione frodi parecchie bottiglie con la dicitura proibita. “Il paradosso è che la gente vorrebbe saperne di più, essere guidata nella scelta”, dice Giulio Rosetti, giovane enologo che dopo un’esperienza a Vini Veri ha aperto un’enoteca bio a Firenze: Vivanda. “Abbiamo 120 etichette certificate bio. La richiesta del pubblico è decuplicata in anni, anche se la gente cerca prezzi più bassi e talvolta reputa i vini naturali troppo cari”. Troppe anche le associazioni che rappresentano i viticoltori biologici, biodinamici, naturali: una ventina, si ritrovano in ben 15 fiere durante l’anno. Per. orientarsi, non resta che affidarsi agli esperti: a Roma, oltre a Bulzoni, Caffè Propaganda, Bibenda e Les Vigneros sta per aprire Organicool, nuovo tempio dei vini naturali a Montesacro voluto da tre giovani appassionati. A Milano, dopo la chiusura del bar à vin di Sarfati, crescono i clienti bio di Vinicola Rotondi, di Vino al Vino, del winebar Vinifera al Centro botanico.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su