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Corriere Della Sera

Vino, pasta e olio La corsa dell’export ad aprile più 12%. Nomisma: in Russia crescita del 71% ... Sono sempre più richiesti, nonostante la crisi e nonostante le esportazioni praticamente ferme. All’estero arrivano sempre più prodotti alimentari made in Italy, così come emerge dall’ultima analisi dell’Istat sull’export: +12,6% gli articoli alimentari (più bevande e tabacco) nel mese di aprile rispetto allo stesso periodo del 2012. Il che significa quasi tre volte la crescita media dell’export totale. L’esportazione infatti ad aprile è rimasta bloccata ai dati cli marzo mentre ha registrato un aumento tendenziale del 4,4%. Aumento trainato, nel dettaglio, dalle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+29,2%), dagli articoli in pelle (+13,4%) e appunto dai prodotti alimentari. In discesa invece le importazioni sia in termini congiunturali (-0,9%) sia tendenziali (-2,6%). Con una bilancia commerciale in attivo per 1,9 miliardi di euro, in “forte” miglioramento rispetto ad aprile dello scorso anno (-0,3 miliardi). E però, nonostante sia l’aumento di vendite di articoli farmaceutici (più metalli di base e prodotti in metallo verso paesi OPEC e Stati Uniti) a spiegare quasi un terzo dell’incremento tendenziale dell’export, sono proprio i dati dell’export alimentare a colpire di più. “Non solo il comparto regge in Europa - ha fatto sapere la Cia, Confederazione italiana agricoltori - ma continuano ad aumentare le esportazioni nei nuovi mercati extra-Ue, che salgono a un ritmo del 5 per cento annuo”. “Questi numeri - ha aggiunto Coldiretti - confermano la strategicità del buon cibo italiano nel trainare la ripresa economica in una situazione in cui anche le esportazioni complessive sono risultate stagnanti”. Al dato dell’Istat poi, secondo l’associazione degli imprenditori agricoltori, va aggiunto quello dell’export dei prodotti agricoli, valutato ad aprile in aumento del 15,4%. Numeri che non convincono Federalimentari che parla invece di una crescita totale dell’export di settore del 7,2%. 11 vino, secondo Coldiretti, é il prodotto più esportato per un valore record di 4,7 miliardi (dati 2012), seguito dall’orto- frutta fresca, dalla pasta e dall’olio di oliva, i classici della dieta mediterranea. Analisi che viene confermata anche dal Winemonitor di Nomisma secondo cui il vino italiano ha registrato nel primo quadrimestre del 2013 una performance migliore della media di mercato. Con valori di export che vanno da un incremento minimo del 5,4% per il Giappone a un massimo del 71,5% in Russia, dove il mercato ha recuperato quanto perso nel 2012 a causa di un blocco burocratico.

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