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Corriere Della Sera

Kraft, maxi offerta da 143 miliardi per l’impero Unilever … Proposta di fusione per creare un big mondiale nei beni di consumo. I soci frenano. Il ruolo di Warren Buffett... La grande battaglia dell’alimentare è appena cominciata: ieri il colosso anglo - olandese Unilever - 400 marchi tra i quali Knorr, Lipton, Algida, i gelati di Grom e, nella cosmetica, Dove, Cif, Mentadent - ha respinto la colossale offerta da 113 miliardi di dollari arrivata dal gigante americano Kraft Heinz - oltre 200 brand, tra i quali Plasmon, Philadelphia, Weight Watchers. L’acquisizione, per ora rifiutata, avrebbe dato vita alla seconda multinazionale più grande del mondo nel settore dopo Nestlé. Ma tutto il mercato si attende un rilancio dagli Usa. Ieri a Wall Street Unilever è schizzata di circa il 14% mentre Kraft Heinz di circa il 7%. C’è tempo fino al 17 marzo, termine ultimo secondo la legge britannica perché Kraft Heinz continui nell’affondo o si ritiri. Ma lo scalatore - spalleggiato dai due azionisti di controllo, la Berkshire Hathaway di Warren Buffett e 3G Capital, fondo brasiliano fondato da Jorge Paulo Lemann che insieme ne controllano il 59% - non sembra intenzionato a tirarsi indietro. L’offerta è stata di 50 dollari per azione, di cui 30,23 dollari in contanti, con un premio del 18%. E il gruppo si è detto “impaziente di lavorare per raggiungere un accorso sui termini della transazione”, aprendo all’ipotesi rilancio. Uniti, i due gruppi darebbero vita a un gigante da 240 miliardi di dollari di capitalizzazione (136 miliardi di dollari Unilever e 103 Kraft Heinz) e da 80 miliardi di fatturato, in grado di tallonare il numero uno nei beni di consumo, Procter & Gamble. L’operazione - cui lavorano Lazard per l’acquirente e Morgan Stanley e Centerview per Unilever - sarà anche la seconda a livello globale dopo i 172 miliardi di dollari nel 1999 di Vodafone per Mannesmann. A far pendere la bilancia verso l’offerta di acquisto sarebbero state, fra le altre cose, l’inizio “lento” del 2017 di Unilever (come da ammissioni della stessa società), anche a causa del cambiamento dei gusti dei clienti, meno disposti verso prodotti alimentari in scatola, ma anche la svalutazione della sterlina. Ma è anche una questione di attitudine: gli azionisti di Kraft Heinz hanno già dato prova di volere crescere per acquisizioni successive. Dapprima hanno conquistato Heinz per 23 miliardi nel 2013, pilotata due anni dopo verso la fusione con Kraft. Inoltre 3G controlla Burger King e AB InBev, il gigante della birra che ha appena scalato la rivale SabMiller per 110 miliardi di dollari. Se si aggiunge che Buffett è primo azionista della Coca Cola, si può dire che buona parte del cibo del pianeta potrebbe finire di fatto in mano a due sole persone.

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