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Corriere Della Sera

Distillerie Banollo. L’export vale il 30 per cento del fatturato. Gli Stati Uniti sono la nuova frontiera … Il Veneto è il primo produttore di grappa in Italia. Il medico padovano Michele Savonarola pubblicò nel ’400 il primo trattato, il De conficienda aqua vitae, sulla preparazione dell’acquavite. Oggi, in provincia di Padova, da oltre leo armi e da quattro generazioni i discendenti di Giuseppe Bonollo, si dedicano all’arte della distillazione. Già nei primi del Novecento, Giuseppe Bonollo, pioniere delle moderne tecnologie, partì con degli innovativi alambicchi a vapore, che consentivano di produrre una grappa con caratteristiche organolettiche particolari. Oggi l’azienda veneta, grazie anche ad importanti investimenti in R&D, è leader di mercato. “Il 2016 si è chiuso in crescita, con un fatturato che supera i 40 milioni di euro (nel 2015 era di 33 milioni)” racconta Elvio Bonollo, consigliere di amministrazione e responsabile marketing. La distilleria reinveste ogni anno circa il 2/3% del fatturato nei processi d’innovazione. “Una percentuale che, negli ultimi anni è salita al 8%. L’export rappresenta ad oggi il 30% delle vendite totali” ed è in crescita, specie negli Usa. In Italia ci sono oltre 500 aziende nel comparto, che danno lavoro a 4.800 persone. Al nord si concentra il maggior numero delle aziende e dei dipendenti (53%). Il 31% lavora proprio nel Nordest.

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