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Corriere Della Sera

Quel bicchiere (ecologico) che piace negli Usa … La cultura del biologico e della sostenibilità per conquistare i mercati evoluti. È l’obiettivo di Conti Degli Azzoni, azienda vitivinicola veneta che produce 500.000 bottiglie ogni anno tra i suoi 1.350 ettari di proprietà, divisi tra Veneto, Marche e Toscana. E che ha intrapreso un percorso di sostenibilità che sfocerà non solo nella conversione biologica dei prodotti e in progetti (alcuni a livello europeo) per migliorare l’impatto ecologico, ma anche nell’elaborazione del bilancio sociale, nella primavera del 2018. Spiega Valperto Degli Azzoni, che insieme ai fratelli Aldobrando e Filippo guida l’azienda di famiglia: “È un passaggio culturale profondo nel quale è coinvolta tutta la filiera. Un valore aggiunto attorno alla bottiglia di vino”. La trasformazione green ha richiesto sforzi continui. “Ogni anno - prosegue Degli Azzoni - investiamo circa il 5% del fatturato: per l’introduzione dei pannelli solari, la riduzione dei consumi idrici, o la scelta di nuovi macchinari e trattori”. Una filosofia che piace ai mercati stranieri, che rappresentano il 90% degli affari di Conti Degli Azzoni. “Possedere certe caratteristiche - spiega l’imprenditore è essenziale per competere in Canada o negli Stati Uniti, Paesi attenti all’impatto ambientale e scrupolosi non solo nella tutela dell’uva, ma anche a dettagli come l’imballaggio e il vetro”. Tutti elementi già alla base del business di Conti Degli Azzoni, che ha chiuso il 2016 a quota 3,5 milioni di euro (+12% sul 2015) con l’obiettivo di replicare la crescita anche nel 2017. “Stiamo consolidando spiega Degli Azzoni - i mercati di riferimento come il Giappone. Ma puntiamo anche a Cina e Corea”. Un’espansione che potrebbe conquistare la penisola. “L’Italia - conclude l’imprenditore - è solo un po’ più lenta ad assimilare il biologico, ma a poco a poco si sta avvicinando”.

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