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Corriere Economia

Export Gli affari fioriscono lontano da casa ... Il supporto al made in Italy adesso va direttamente a domicilio nei grandi mercati mondiali... Le Fiere da esportazione: Verona porta il vino in Cina, Milano trova l’accordo su Mosca mentre Bologna accompagna l’arte a Shanghai. Tre ricette per nuovi successi... Il vino italiano, che con Veronafiere raddoppia in Cina e punta al Brasile. L’accordo di Fiera Milano in Russia per il made in ltaly legato allo stile di vita. E Bologna, che con Shanghai Contemporary rilancia l’arte moderna e contemporanea in Oriente. Queste le novità principali nel 2014 delle manifestazioni organizzate all’estero, seconda vita del sistema fieristico nazionale. Entra nel vivo proprio oggi, 3 febbraio, con un doppio appuntamento, il Vinitaly International a New York e l’esordio a Muscat in Oman del Medinit, la stagione internazionale di Veronafiere, che da quest’anno ha portato da dieci a quattordici gli eventi oltreconfine. Un ennesimo segnale di come gli enti puntino sull’internazionalizzazione per crescere a livello societario e al contempo facciano da volano all’export dei prodotti del made in Italy.
La tendenza, già in atto da alcuni anni, si sta consolidando e gli eventi organizzati direttamente all’estero aumentano velocemente. Verona quest’anno raddoppia il Vinitaly International in Cina, che olire a Hong Kong si terrà anche a Chengdu dal 24 al 27 marzo. “E il fulcro del mercato cinese degli alcolici spiegai il direttore generale Giovanni Mantovani -. C’è molta attenzione da parte delle aziende vinicole italiane e puntiamo molto su questo evento”. Ma è soprattutto in Brasile, Paese dove è presente con la controllata brasiliana Milanez&Milaneze e la società VeronaFiere do Brasil, che l’ente punta per la creazione e l’acquisizione di nuovi eventi. “Stiamo guardando all’America Latina e attraverso la nostra struttura cerchiamo l’occasione giusta dice Mantovani . Potrebbe presto nascere un Vinitaly International Brasile o un evento legato al vino nell’ambito della collaborazione con altri partner”. Sempre in Brasile Verona ha posto un nuovo sigillo sulla filiera del marmo. Vitéria Stone Fair ha rinnovato il nome e dalla prossima edizione, dal 18 al 21 febbraio 2014, si chiamerà Vitoria Stone Fair Marmomacc. Anche Fiera Milano mette altre pedine in giro per il mondo. L’ente, quotato alla Borsa di Milano, ha appena annunciato una partnership che dal 15 al 18 ottobre porterà a Mosca Homi, manifestazione che raccoglie l’eredità di Macef. L’alleanza con l’International Trade Exhibitions, società leader in Russia e quotata a Londra, prevede l’organizzazione congiunta di Homi a Mosca per cinque edizioni annuali, dal 2014 al 2018. La Russia è un mercato strategico per Fiera Milano: con una popolazione di quasi 143 milioni cli abitanti, è lottavo mercato di vendita al dettaglio al mondo. “Vogliamo portare lo stile di vita italiano a Mosca ha detto l’amministratore delegato Enrico Pazzali . E per Homi l’anno prossimo ci sarà un’ulteriore espansione con due nuove tappe, in Asia e negli Usa”. Homi si .è presentato alla stampa e agli operatori francesi il 28 gennaio a Parigi e Ira pochi giorni, 18 febbraio, farà il bis a Francoforte. Altra novità del 2014 è il Food Hospitality World, che terrà la sua prima edizione in Sud Africa a maggio. Attualmente Fiera Milano organizza mostre in Cina, India, Brasile, Turchia, Sud Africa, Russia, Singapore, per un totale di 81 manifestazioni in portafoglio. L’ulteriore espansione a cui sta lavorando riguarda l’area Asean (in particolare l’Indonesia) e gli Stati Uniti.
Una delle principali novità di quest’anno per Bologna Fiere è il rilancio in Cina di Shanghai Contemporary, manifestazione dedicata all’arte moderna e contemporanea che si terrà dal 12 al 14 settembre. L’ente presieduto da Duccio Campagnoli è presente con altre manifestazioni a Mosca, Las Vegas, Hong Kong, Shanghai, Guangzou e in Giappone. La vocazione internazionale si legge anche nei conti a fine anno. Per Bologna il risultato dell’attività di organizzazione diretta di manifestazioni all’estero nel 2012 quasi 67 milioni di euro rappresenta il 58 per cento dell’intero valore della produzione. L’incidenza dell’estero sul fatturato totale del gruppo Fiera Milano (263 milioni) è stato pari al 9% nel 2012 e sarà di oltre il 10% nel 2013. Per Verona, che ha chiuso il 2013 con un bilancio consolidato con ricavi a 74 milioni, l’estero pesa per il 7% ed è destinato a salire. Intanto nel dicembre scorso si è riaperto il tavolo di lavoro tra l’Aefi, l’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane presieduta da Ettore Riello (che è anche presidente di VeronaFiere), e il ministro dello Sviluppo economico: tra le richieste, anche un trattamento fiscale più favorevole per chi va all’estero.

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