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Corriere Fiorentino

Fino al 70% di vino in meno per colpa del fungo … Fedagripesca: “La Peronospora ha diminuito la produzione ma la qualità è salva”… “In Toscana ci sono aziende agricole che hanno perso il 70% o l’80% della produziorke di vino a causa della peronospora”, malattia dovuta a un particolare fungo che ha attaccato le viti approfittando dell’umidità. A stimare i danni, ormai certi, è Ritano Baragli vicepresidente di Fedagripesca Toscana. “Il problema — spiega — è diffuso in tutta la regione, anche se nel Grossetano e sulla costa, cioè dove ha piovuto di meno, la produzione è in calo del 15%, che arriva al 3o% nei casi più gravi. Nella parte centrale della Toscana è andata decisamente peggio”. Se l’anno scorso era stata la siccità a mettere in crisi i viticoltori toscani, addirittura anticipando la raccolta, stavolta è stata la troppa pioggia primaverile a dare man forte alla peronospora: “Maggio e i primi giorni di giugno sono stati molto piovosi: era difficile entrare nei vigneti e molti agricoltdri sono andati in difficoltà. E pensare che prima di maggio l’uva era meravigliosa”. “Ha pesato soprattutto l’altà umidità di giugno. Chi non è stato accorto in quel periodo si troverà solo una minima parte dell’uva davvero presa”, prosegue. “Dipende dal tipo di trattamento, dalla tempestività con cui si è riusciti a intervenire e anche dalla tipologia di terreno. Alcune aziende hanno dovuto trattare le foglie contro questo fungo anche 14 o 15 volte. La peronospora è esplosa in un periodo in cui i grappoli erano all’inizio e per questo ha fatto ancora più danni” aggiunge Baragli. Il problema, per lo meno, si limita alla quantità senza intaccare la qualità anche se “un conto è lavorare con uomila quintali di uve, un altro è averne 4omila in meno: è evidente che i problemi ci sono, anche da un punto di vista economica A causa della peronospora, poi, i costi di gestione sono enormemente aumentati, da quelli relativi ai trattamenti al carburante”.

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