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Corriere Fiorentino

Un brindisi per Carlo e Camilla Due altezze alla corte dei vini … La serata a Villa San Michele con dieci etichette toscane. Alla coppia il titolo di sommelier onorari... Non il loggiato, troppo dispersivo, non il bellissimo giardino del Porcinai, forse per la temperatura non ancora decisa, ma la nuova sala Davanzati ricavata solo due anni fa nella roccia dei terrazzamenti dell’Hotel Belmond Villa San Michele a Fiesole per l’incontro tra Carlo e Camilla e dieci produttori di vino toscani. Un’opportunità per apprezzare l’incredibile vista su Firenze dalle finestre della sala dedicata al committente dell’ex monastero e un’occasione per conoscere alcune delle eccellenze del territorio Toscano. Accompagnati da una stretta cerchia di ospiti privati (una quindicina in tutto) Carlo in blu e Camilla in rosa sono stati accolti da Franco Maria Ricci presidente della Fondazione Italiana Sommelier che ha omaggiato i reali del diploma di sommelier d’onore. Forse l’unico gesto formale in una serata rilassata in cui la coppia si è intrattenuta e ha conversato in modo conviviale con i produttori. Gli Antinori, con Allegra hanno presentato il Tignanello 2014 “il nostro vino icona - spiega Allegra - perché ha rappresentato la svolta del Rinascimento del vini italiani con una fortissima identità legata al territorio. Carlo conosceva bene la storia di questo vino ed è stato molto cordiale”. Frescobaldi ha invece portato, con Leonardo, Luce della Vite 2013, eccellenza dei vini di Montalcino Docg. Mentre Vittorio Moretti, presidente del gruppo Terra Moretti ha offerto il suo Petra 2012, “una delle più belle annate” della cantina di Suvereto realizzata nel 2003 dall’architetto Mario Botta, e ha rivelato in anteprima al Principe e alla Duchessa la volontà di riportare alla luce il giardino e la vigna della principessa Elisa Bonaparte (principessa di Lucca e Piombino), colei che ha portato nelle terre della tenuta un pensiero agronomico di avanguardia oltre che la cultura del vino francese. Un progetto che ha coinvolto anche l’Università di Firenze e che ha destato l’interesse del Principe Carlo da sempre sensibile a temi della ricerca della cura del paesaggio e dell’architettura. Mentre Camilla da parte sua ha apprezzato il racconto di Donatella Cinelli Colombini che, portando il Brunello di Montalcino riserva 2010, ha fatto conoscere alla duchessa di Cornovaglia la realtà della sua cantina tutta al femminile. “Nel mio intervento ho dato importanza proprio a questo aspetto, sapendo quanto Camilla esperta conoscitrice dei vini e presidente dell’Associazione dei Produttori vinicoli del Regno Unito si spenda e sia attiva anche nella promozione delle donne che lavorano nel settore”. Non c’era invece il cantante Sting ma il suo enologo di fiducia Paolo Caciorgna e il manager Paolo Rossi a presentare per la tenuta, Il Palagio, l’etichetta Sister Moon, celebre per essere prodotta secondo i principi steineriani dell’agricoltura biodinamica. “Carlo ci ha fatto il complimenti anche per il nostro olio - ha raccontato Caciorgna - che conosce bene perché spesso glielo facciamo avere”. E poi i Biondi Santi di Montalcino, Il Guercio, Fontodì di Panzano e Le Capannelle di Gaiole in Chianti mentre Felsina di Castelnuovo Berardenga ha fatto conoscere a Carlo e Camilla il suo olio (Raggiolo 2016). Non solo il vino, infatti, è stato protagonista. Anche se i reali non hanno mangiato i camerieri hanno servito finger food e crostini al tartufo, mentre sui tavoli canapé di formaggi con panna alla frutta secca a cura dello chef Affilio Di Fabrizio e affettati tipici come cinta senese e finocchiona hanno dialogato con agnello e manzo in arrivo dall’Inghilterra.

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