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D / La Repubblica Delle Donne

L’arte in cantina … Se il vino è un’arte, da qualche tempo si declina al plurale. Sarà un fatto di marketing o una nuova tendenza, quello che è certo è che chi si occupa di vendemmie e degustazioni da qualche tempo abbina linguaggi figurativi di varia natura al piacere del buon bere. I Planeta per esempio produttori siciliani di Chardonnay e Moscati, hanno appena ricevuto il premio Impresa/Cultura della Camera di Commercio di Milano per il miglior progetto di partnership tra chi fa arte e chi produce etichette di vino. In collaborazione con la galleria dell’Associazione Nuvole di Palermo www.associazionenuvole.it durante la scorsa vendemmia hanno accompagnato 8 artisti lungo un percorso che da Menfi arriva fino a Vittoria, nel sud della Sicilia, nelle aree delle loro tenute. I giovani pittori e fotografi coinvolti nell’evento hanno tratto ispirazione da luoghi e ispirazioni del sud, li hanno reinterpretati con pennelli e obiettivi e questa primavera esporranno i quadri e gli scatti ispirati da questo speciale “Viaggio in Sicilia” prima a Palermo poi a Menfi, nella sede della Fondazione Planeta (info: www.planeta.it). Ma i vignerons siciliani non sono i soli a muoversi in questa direzione. Quelli del Castello di Ama, a Gaiole in Chianti, produttori di etichette notevoli come il Chiuso fermentato in barrique, hanno addirittura trasformato la loro cantina in una location espositiva dove si trovano opere di Anisch Kapoor, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto (info: www.castellodiama.com). Mentre i piemontesi del Chiarlo www.chiarlo.it oltre a produrre un ottimo Barolo e un Barbaresco non da meno, hanno realizzato un parco artistico dentro il loro vigneto, si chiama Orme su la Court, ed espone istallazioni di Emanuele Luzzati. Ondine, su www.oltreweb.it/vino_arte.php o su www.wineshop.it/vinoeco/vinoearte.asp ci sono decine di opere d’arte dedicate all’uva e alla vendemmia di ogni stile e epoca, dai Baccanali del Mantenga alla Baccante scolpita dal Bernini, fino alle bottiglie di vino, alle scene conviviali, ai locali notturni, ai caffè affollati di Renoir, Degas, Lautrec, Monet testimoni insuperati del piacere di ritrovarsi e perdersi nel vino. (arretrato di "D - La Repubblica delle Donne" dell’11 febbraio 2006)

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