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GUINNESS WORLD RECORDS

Dal vino più costoso alla cena più alta del mondo, ecco i record wine & food più stravaganti

WineNews ha selezionato i record del mondo del vino e della gastronomia più strani e divertenti del Pianeta, certificati dal Guinness World Records

Se l’universo del vino è già di per sé un record, essendo la bevanda forse più conosciuta al mondo, e praticamente ogni Paese o ogni popolo ne produce un qualche tipo o declinazione, il nettare di Bacco, accanto al mondo del food, registra da sempre un numero impressionante di record, ufficialmente riconosciuti dal Guinness World Records. Alcuni più “seri”, come il ritrovamento delle tracce di vino più antiche del mondo, in Georgia su ceramiche datate tra il 6000 e il 5800 a.C., che così hanno battuto quelle iraniane, datate tra il 5400 e il 5000 a.C. O il vino bianco più costoso, una bottiglia di Château d’Yquem del 1811, venduta per 117.000 dollari a Londra nel 2011, dalla The Antique Wine Company. Alcuni invece sono record ben più originali. Tra questi WineNews ha selezionato i primati del wine & food più stravaganti del Pianeta.
A partire dal maggior numero di bottiglie di Champagne “sciabolate” contemporaneamente, ben 487, raggiunto da La Sciabolata di Momò, in Svizzera nel 2015. E contemporaneamente sono state anche le bottiglie di spumante Trentodoc della griffe Ferrari aperte nel 2007, che sono valse il record mondiale: ben 2.778 tappi saltati nello stesso momento, per il compleanno n. 25 del gruppo Mediolanum all'Arena di Pesaro. In realtà le bottiglie stappate sono state 9.000, ma a causa delle frazioni di secondo di scarto gli attenti giudici del Guinness World Records ne hanno certificate come davvero aperte simultaneamente "solo" appunto 2.778. O la più grande carta dei vini in un ristorante, appartenente al Chiggeri di Lussemburgo, e che comprendeva, nel 2008 al momento del conteggio per il Guinness World Record, ben 1.746 etichette. A Malta, il Guinness World Records invece è arrivato per certificare il bicchiere di vino più grande del mondo: un calice alto 3,87 metri e largo (nel suo punto più ampio) 2,04 metri. Per un grande bicchiere, ci vuole anche una grande bottiglia: ci hanno pensato in Svizzera, dove nel 2014 è stata registrata ufficialmente la bottiglia di vino più grande del mondo, alta ben 4,17 metri, con 1,21 metri di diametro e riempita con 3.094 litri di vino. Ma se per un buon rosso ci vuole un calice, per delle buone bollicine ci vuole un flûte da 100 litri di spumante, tanti ne contiene quello che detiene il Guinness World Records, raggiunto nel 2014 in Brasile.
Lasciando stare le “big size”, ma restando comunque in tema di grandezza, c’è anche chi in Moldavia detiene il record della cantina più grande, ma non solo in termine di espansione, quanto soprattutto per numero di bottiglie: ben 1,5 milioni di etichette.
Anche in Italia qualche record riguardante il vino c’è stato: nel 2016 a Belluno, Alessandro De Dea e Fabrizio Vigilante si sono aggiudicati il record per la pentola di vin brûlè più grande del mondo, dove hanno fatto bollire ben 2.034 litri di vino speziato.
“Manufatti” a parte, ci sono record mondiali nel mondo del wine che sono stati raggiunti direttamente da capacità fisiche dell’essere umano: per esempio in Spagna, nel 2007, un cameriere di origine filippina di nome Reymond Adina ha battuto il record di maggior numero di calici portati con una sola mano, riuscendo a tenerne ben 39. Nel 2001 invece il francese Alain Dorotte ha aperto 13 bottiglie di vino, con un cavatappi a T, in un solo minuto, aggiudicandosi così il titolo stappatore di bottiglie di vino più veloce del mondo.
Che l’uomo sogni di arrivare a toccare il cielo si sa, e si sa anche che con diverse costruzioni ha provato ad avvicinarcisi il più possibile: anche con una cantina, che infatti ha il record mondiale per la cantina di vino più alta del mondo, chiamata appunto “Cellar in the sky” a Toronto, in Canada, e si trova a ben 351 metri da terra.
Anche il mondo del food ha comunque raggiunto i suoi record stravaganti, come l’hamburger più grande in commercio, “comodamente” ordinabile in Oregon, in Usa: pesa solo 352,44 chili e dal modico prezzo di 5.000 dollari. O il noodle più lungo del mondo, realizzato in Cina nel 2017, lungo ben 3,08 chilometri. E anche nei record gastronomici, non poteva mancare l’Italia, che l’anno scorso ha battuto il record mondiale del maggior numero di pizze realizzate in 12 ore: Dovilio Nardi, Stefano Cioccari e Matteo Giannotte e il loro team di 56 persone sono riusciti a farne ben 10.065, usando ben 7 forni. Ma italiano è anche il tiramisù più lungo del mondo: realizzato a Villesse da ben 30 pasticceri, è lungo 266,90 metri.
C’è poi il record per il maggior numero di hamburger mangiati in 3 minuti, detenuto dal giapponese Takeru Kobayashi, che è riuscito ad ingurgitarne ben 12; il giapponese inoltre detiene anche il record per il maggior numero di hot dog mangiati in 3 minuti, ben 6.
Un record che, a nostro avviso, non sarebbe proprio un primato di cui vantarsi troppo, è quello detenuto da Londra, ufficialmente la città più cara in cui mangiare al ristorante: il costo medio di un pasto da tre portate con un bicchiere di vino è di 79,66 dollari, praticamente il doppio di New York (39,33 dollari).
Per finire in bellezza, il record della cena consumata alla massima altitudine. Una “normalissima” festa di compleanno, tra amici: l’unico particolare sono i 6.805 metri di altezza in cui il gruppo ha mangiato il 3 maggio del 2004. La “Festa di compleanno per i 30 anni di Henry Shelford” (così è stata rinominata la spedizione), in Tibet, doveva essere inzialmente a 7.054 metri di altezza, ma un uragano li ha costretti a scendere più in basso. Il gruppo ha portato, ovviamente, tavoli, sedie e argenteria, e ha consumato un pasto fatto da caviale per antipasto, oca per portata principale, bomba di cioccolato per dessert, formaggio e vino e anche una bella torta di compleanno per finire.

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