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VINO E AFFARI

Farinetti sbarca sull’Etna: Borgogno, in joint venture con Tornatore, compra Villa dei Baroni

20 ettari tra vigneti ed oliveti in Contrada Carranco (Castiglione di Sicilia). Oscar Farinetti: “qui vini di potenza e struttura, come nelle Langhe”

Era solo questione ti tempo, perché le mire di crescita di Oscar Farinetti in veste di produttore di vino verso la Sicilia, dopo la Toscana (con l’acquisizione, in febbraio, de Il Colombaio di Cencio nel Chianti Classico da parte del gruppo Fontanafredda), erano palesi e dichiarate.
Ed ora è ufficiale il suo arrivo sull’Etna, dove Borgogno, della famiglia Farinetti, spiega un comunicato della storica cantina di Barolo, ha messo radici in joint venture con Francesco Tornatore, già produttore sul vulcano con la Cantina Tornatore: insieme hanno acquisito “Villa dei Baroni”, in contrada Carranco a Pietramarina, la frazione di Castiglione di Sicilia (Catania), sul versante Nord dell’Etna, ritenuto tra i più pregiati e prestigiosi di tutto il vulcano. In totale venti di ettari, tra vigne e uliveti con al centro la splendida Villa dei Baroni.

“La scelta di Borgogno di andare al di fuori dei confini delle Langhe - spiega la cantina - è cominciata nel 2015 con l’acquisizione di 3 ettari nella zona dei Colli Tortonesi per la produzione del Derthona e di 15 ettari a San Marzano Oliveto, sulle colline dell’astigiano, per la produzione di Barbera d’Asti con Cascina Valle Asinari”.
“Da tempo Borgogno ha iniziato a guardare oltre i confini della zona del Barolo e questa volta ci siamo spinti lontano e abbiamo deciso di investire in Sicilia, sull’Etna - commenta Farinetti - territorio distante ma accomunato alle Langhe per la produzione di vini di grande potenza e struttura. Siamo onorati di avere Francesco come socio, esperto ed intenditore del territorio, stimato da tutti. Lui è la persona giusta: insieme, progettiamo di realizzare non solo grandi vini ma anche olio dagli splendidi uliveti di Nocellara dell’Etna”.
“Dar vita ad una società con Oscar Farinetti per produrre insieme vino dell'Etna è un risultato grandioso per me e la mia famiglia - ha detto Tornatore - che da sempre crede alle potenzialità del Vulcano. La nostra conoscenza del territorio e la sua bravura di imprenditore nel portare nel mondo il made in Italy più buono, unita alla capacità di entrambi di amare il vino, potrà portare solo del bene all'Etna”.

Un altro arrivo importante, dunque, sull’Etna, dopo quello, nel 2017 di Angelo Gaja, in partnership con no dei più grandi talenti riconosciuti della viticoltura etnea, Alberto Graci, in un territorio, tra i tanti della Sicilia “continente enoico”, ormai nel firmamento dei più importanti d’Italia, e fatto grande da tanti produttori siciliani che ci hanno investito da tempo, da Firriato a Planeta, da Tasca d’Almerita a Donnafugata e Cusumano, per citarne alcuni.
E che ora conterà anche sulla firma di Farinetti, il cui “mondo vinicolo”, tra cantine di proprietà e partecipazioni, si estende su oltre 300 ettari di vigneto.

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