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Finanza & Mercati

IL punto - Meno tasse per tutti. Purchè si beva vino … Un taglio deciso dell’Iva dal 20 al 10% per il vino italiano. A chiederlo a nome dei produttori in una lettera inviata a Silvio Berlusconi è Gianni Zonin. La riduzione del peso fiscale, secondo l’imprenditore, potrebbe “rilanciare il comparto e allentare la stretta dei consumi”. Per Gianni Zonin, infatti, non sono sufficienti azioni pubblicitarie e campagne di informazione sugli effetti benefici per la salute di un consumo moderato: occorre “un deciso intervento sui prezzi per consentire all’italiano medio e alla sua famiglia di continuare a mettere il vino sulla tavola tutti i giorni”. La richiesta potrebbe non cadere nel vuoto. Tutti gli altri prodotti tipici dell’alimentazione italiano (pane, olio, latte, frutta, verdura) scontano infatti un’imposta del 4 per cento. Non solo. Considerata la diffusione del vino nel nostro Paese, Berlusconi potrebbe di fatto mantenere fede alla sua famosa promessa “meno tasse per tutti”. Resta un dubbio: e se la maggioranza fosse astemia? (arretrato di "Finanza & Mercati" del 3 settembre 2004)

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