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Finanza & Mercati

Dalle terrazze scende un signor Rossese ... I (pochi) produttori della zona di Bordighera hanno alzato il livello qualitativo di questo vino che dà il meglio di sé in abbinamento col brandacujun, lo stoccafisso con le patate ... A pochi chilometri dalla costa ligure di Ponente, ma talmente lontano da avere l’impressione di essere su un altro pianeta, esiste una parte di quella regione che vi stupirà. Partendo da Bordighera, affascinante cittadina a due passi dal confine francese, andando verso l’entroterra si arriva nel cuore della produzione del Rossese di Dolceacqua. È un vino rosso dal colore non troppo carico molto poco conosciuto soprattutto in quella Liguria costiera, a volte un po’ chiassosa, che ha fatto dei menù di pesce il suo cavallo di battaglia.
Il Rossese deve il suo nome al colore dei suoi grappoli e si coltiva con fatica sulle colline scoscese terrazzate di alcuni comuni della provincia di Imperia tra cui le bellissime cittadine di Dolceacqua, Isolabona, Soldano e Apricale. I produttori non sono molti, ma negli ultimi anni hanno dedicato studi e fatiche a questo vitigno tanto da vedere crescere il suo livello qualitativo il modo esponenziale. Il colore un po’ scarico trae in inganno perché ci si aspetta un vino leggermente acido e senza tante pretese, e invece il Rossese vi stupirà con un ventaglio di profumi inaspettato che va dall’erbaceo alle spezie e alle ciliegie sotto spirito. I vini di Maccario Dringenberg, Cascina Bianca, Marco Foresti, Anfosso regalano emozioni anche al momento dell’assaggio sia nelle versioni base che in quelle superiori ossia con un invecchiamento prolungato di almeno un anno. In bocca arriva un vino complesso e persistente.
Provarlo è possibile, per esempio a Soldano, un paese che deve il suo nome al fatto che nel medioevo era il carcere dei saraceni, gli uomini dei Soldano. In mezzo agli antichi carruggi stretti e ripidi c’è “Sacro e Profano”, un Wine Bar unico ricavato in una caratteristica antica casa di pietra. Qui si possono assaggiare tanti vini di questa Liguria sconosciuta e incantevole, magari gustando insieme qualche stuzzichino tradizionale come le verdure ripiene, la focaccia e la torta di verdure. Ma come si abbina il Rossese in una regione che è nota solo ai più per una cucina a base di pesce? Ed ecco qui un’altra sorpresa: c’è una cucina costiera, è vero, ma anche una meno nota di terra, in cui esistono piatti che ben si abbinano con un vino complesso come questo. Nel centro storico di Bordighera c’è l’osteria Magiargè dove è possibile assaggiare alcune ricette tipiche come il coniglio in casseruola alla ligure e lo stinco di maialino al Rossese. Uno degli ingredienti più famosi di questa zona è lo stoccafisso e nelle sue molteplici declinazioni si trova a Isolabona nel ristorante Pongo, quasi il retro bottega di un piccolo bar che offre solo piatti cucinati con questo ingrediente come il famoso “brandacujun”: un nome un po’ particolare per significare una ricetta a base di stoccafisso sminuzzato insieme a patate lesse.
(arretrato di Finanza & Mercati del 9 settembre 2006)

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