02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Finanza&mercati

Così si stappa il business in Russia ... L’azienda di Lamberto Vallarino Gancia si pone come alfiere del made in Italy a Est. E dice grazie anche alle nuove bottiglie firmate da Pininfarina... Una campagna di Russia che, a differenza di altre drammatiche della storia, ha fortunatamente obiettivi pacifici e sta dando risultati eccezionali, un marchio che si rinnova in continuazione diversificando l’offerta tra prodotti di nicchia e di largo consumo e la creazione di un prodotto di altissimo livello in collaborazione con una firma del design famosa in tutto il mondo, Pininfarina. Un cocktail di successo che proprio in questo periodo viene servito da una delle case italiane più conosciute: Gancia. Al timone dell’azienda piemontese c’è ora la quinta generazione rappresentata da Lamberto Vallarino Gancia, 47 anni (presidente con Edoardo e Massimiliano), una vita vissuta intensamente e divisa tra dieci, cento passioni: dal vino allo spumante, dall’offshore allo sci, dalle automobili ai sistemi informativi, dalla pranoterapia alla psicologia.
Concretezza e metafisica, realismo e spiritualità miscelati sapientemente e governati da un bilanciato dosaggio di razionalità e imprevedibilità. Un imprenditore che cresce specializzandosi nelle aule dell’Università di Davis in California e nelle cantine di Canelli, che partecipa a vari corsi di formazione per apprendere l’arte dello spumante, inventato dal suo avo Carlo Gancia che in un casolare di Chivasso (alle porte di Torino) nel 1865 dopo 15 anni di tribolati esperimenti tirò fuori dal cilindro uno dei prodotti italiani più conosciuti al mondo. Lamberto è oggi un imprenditore del Due mila che coniuga con successo la tradizione all’innovazione. «In effetti - dice - in questo periodo stiamo avendo molte soddisfazioni soprattutto con il mercato russo. Da cinque anni lavoriamo intensamente per una diffusione dello spumante italiano in Russia e i risultati ci stanno dando ragione. Per la verità, da quando è caduto il muro di Berlino, l’Est europeo ha rappresentato per noi un mercato vivace e molto interessato ai nostri prodotti. I russi, in particolare, amano la cultura italiana e lo spumante, il nostro spumante, rappresenta uno dei prodotti tipici e più richiesti. In Russia in un anno abbiamo raddoppiato le esportazioni. Dal 2003 abbiamo formalizzato un accordo di distribuzione con due gruppi primari, uno a San Pietroburgo, l’altro a Mosca, per la commercializzazione di linee differenti di prodotti: Asti, Prosecco, Vermouth e Rosé Gancia». Nel corso di quest’anno casa Gancia ha esportato in terra russa oltre 275mila bottiglie fra Asti, Rosè e Vermouth. Una sorta di sfida alla storica vodka.
Oggi l’azienda ha il controllo di duemila ettari di vigneti, 150 dipendenti e un fatturato che tocca i 100 milioni di euro all’anno. «Il nostro obiettivo - dice Lamberto Vallarino Gancia - è il consolidamento del mercato italiano». Ma c’è di più: uno dei target è la conquista del mercato di elite, grazie a una collaborazione con un altro storico nome piemontese, Pininfarina. Ed ecco che vengono alla luce l’Asti Docg Metodo Gancia, il Prosecco Extra Dry e il Rosé Brut imbottigliati in astucci e confezioni regalo firmati da Pininfarina. «Prodotti di elite - conclude il presidente - che vogliono riaffermare l’alto livello qualitativo raggiunto dall’azienda».
(arretrato di Finanza&Mercati del 12 dicembre 2006)

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su