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Finanza&mercati

L'Italia esporta la sua alta cucina e cala gli assi al Casinò di Macao ... Nel mondo 70mila ristoranti propongono piatti nostrani. Gli Iaccarino aprono un Don Alfonso al Grand Lisboa e la scuola AlbaBarolo tiene corsi per chef negli Usa L’Italia esporta, eccome: moda, accessori, design, auto, vini, cibi e anche genialità. Sempre più frequenti si illuminano le insegne di ristoranti italiani all’estero che propongono piatti tipici o creativi di chef che credono nelle tradizioni della loro terra. Da una prima diffusione iniziata negli anni ‘50 per merito dell’emigrazione, oggi il cibo italiano riscuote un crescente successo da parte del pubblico per la sua freschezza e originalità. Vengono in aiuto a volenterosi cuochi stranieri che vogliono imparare storia e tecniche della cucina italiana alcuni istituti che organizzano per loro lezioni e stages all’estero e in Italia. Ultima nata, la Scuola AlbaBarolo (con sede nello storico Castello dei Falletti Marchesi di Barolo, tel: 0173 824922) da poche settimane ha dato il via a corsi tenuti da preparati chef italiani in venti grandi città degli Stati Uniti e attende ad Alba, dopo l’estate, allievi desiderosi di approfondire nozioni golose, usanze e tradizioni delle varie regioni.
Questo boom è dimostrato dai numeri: attualmente nel mondo sono ben 70mila i ristoranti che offrono cucina italiana (ma solo il 40% quella vera) per un giro di affari di oltre 35miliardi di dollari, con 850mila persone addette di cui 330mila di origine italiana. Sud Est asiatico e Cina, mercato emergente per eccellenza, contano oltre 2.000 locali, nati soprattutto negli ultimi cinque anni. Un nuovo capitolo si apre in questo vasto Paese che dimostra particolari curiosità e potenzialità: l’inaugurazione di un grande ristorante campano a Macao. Per primi, in quella che è (e sarà) la futura Las Vegas d’Oriente, Alfonso e Ernesto Iaccarino portano la loro sapiente arte trasformata in straordinari piatti mediterranei, in un territorio che si proietta prepotentemente nel futuro. Il famoso Don Alfonso 1890 di Sant’Agata sui Due Golfi ha aperto da poche settimane il suo primo ristorante all’estero, ubicato in una delle espressioni più avanguardiste dell’architettura contemporanea, opera dei due noti architetti Dennis Lau e Ng Chun Man e arredato internamente da Khuan Chew, ben conosciuta come interior decorator del Burj Al Arab di Dubai e dell’hotel Four Seasons di Hong Kong.
Ospitato nell’hotel Grand Lisboa di Macao, un grattacielo alto 260 metri dalla forma di un gigantesco fiore di loto, emblema della città, il Don Alfonso 1890 è situato nella enorme cupola che si trova alla base e che da sola costituisce uno spettacolo illuminato da 60mila led con suggestivi effetti di immagini e colori. Anche se tutto il contesto è così straordinariamente avveniristico, la cucina del Don Alfonso si propone come esempio della tradizione mediterranea più pura, realizzata con prodotti che provengono settimanalmente dall’Italia: nella carta spiccano gli emblematici spaghetti all’aglio e olio con pomodori appena appassiti in padella (un sapore ineguagliabile che vuole ricordare il tipico gusto della pizza) e l’acquapazza realizzata con pesci di scoglio secondo l’originale ricetta. L’agnello alle erbe mediterranee è solo un esempio fra i secondi piatti, seguiti da tradizionalissimi dessert come le sfogliatelle o i babà. «La Cina ha fame di Italia - dice Ernesto Iaccarino subito a ridosso dei primi giorni di apertura - tutto esaurito ogni sera e i clienti sono al 100% cinesi». Un pranzo vale circa 100 euro senza i vini, da scegliere in una carta che contava già 3.300 etichette delle più famose produzioni di tutto il mondo: oggi gli Iaccarino hanno aggiunto circa 600 proposte di altri vini italiani, per enfatizzare maggiormente la loro cucina e la loro origine. Questa è passione e cultura: senza cultura non si fanno affari.

Ristoranti italiani nel mondo
Europa - 25000
Usa e Canada - 15000
America Latina - 7000
Europa dell’Est - 3000
Giappone - 3000
Cina e Sud Est asiatico - 2000
Africa - 1000
Oceania - 1000
Medio oriente - 300

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