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Finanza&mercati

Ai norvegesi piace il “made in Italy” rosato ... Il vino italiano non vive di sola Cina e Stati Uniti. Da qualche anno, tra gli appassionati che scelgono il vino made in Italy ci sono anche molti norvegesi. Sia ben chiaro: l’America rimane il mercato più “ricco”, quello dove il vino italiano piace di più. Nel 2006 le esportazioni dei nostri vini verso gli Stati Uniti hanno segnato un aumento del 18,1% rispetto ai 2005, e questo nonostante il cambio sfavorevole per il dollaro. Anche la Norvegia dimostra di apprezzare molto la qualità del vino, soprattutto di quello italiano: secondo le ultime statistiche elaborate da Vinmonopolet, l’Ente che detiene il monopolio delle vendite al dettaglio di vini e superalcolici in Norvegia, a marzo le vendite sono aumentate del 71 per cento. A farla da padrona sono i nostri vini, con vendite in aumento, da gennaio ad aprile 2007, del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I norvegesi gradiscono in particolare il rosato: sugli scaffali dei negozi sono presenti 122 tipi differenti di questa etichetta. Ad aumentare, nel paese scandinavo, non è però solo il consumo di vini: nonostante una rigida normativa infatti, sono i consumi di alcolici che continuano a crescere, con punte addirittura preoccupanti: in Norvegia il 40% degli acquisti viene effettuato attraverso un floridissimo mercato nero. E qui, il record è detenuto dalla acquavite fatta in casa è dalle importazioni di alcolici dalla Svezia. Il boom in Norvegia è poi confermato dall’apertura, negli ultimi 20 anni, di circa 4mila esercizi commerciali provvisti di licenza per la vendita ed il consumo di alcolici.
L’Italia, è uno dei Paesi più ricercati dai consumatori del Nord Europa che cercano nelle bevande italiane soprattutto la qualità. Stessa cosa accade negli Usa, dove i vini italiani detengono la leadership del mercato davanti all’Australia, che cresce dell’11,5% e alla Francia le cui esportazioni sono aumentate del 4,3%.

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