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Finanza&mercati

Vino acido produttori in allarme ... Sequestrati ieri 1.600 ettolitri nella zona di Conegliano Veneto...Soddisfazione per i sequestri di vino adulterato in Veneto, ma anche preoccupazione per il giro d’affari. Secondo i dati della Confederazione italiana agricoltori (Cia) difusi ieri dopo l’ordinanza di sequestro di 1.600 ettolitri di vino nella zona di Conegliano Veneto, le sofisticazioni e le contraffazioni alimentari assestano ogni anno all’agricoltura italiana un colpo da 3 miliardi di euro, oltre a danneggiare i consumatori e la salute pubblica. Stesse considerazioni si ritrovano anche nella presa di posizione di Coldiretti, che aggiunge questo allarme a quello più ampio relativo all’altissimo numero di merci Made in Italy “tarocche” presenti sul mercato internazionale.
“A 20 anni dallo scandalo del metanolo il valore delle esportazioni è più che quadruplicato - si legge in una nota - La produzione nazionale di vino è di poco superiore ai 40 milioni di ettolitri, quasi dimezzata rispetto al 1986 mentre è raddoppiata quella di vini a denominazione con 469 vini Docg, Doc e Igt rispetto ai 228 di allora”. Quello del metanolo, spiega l’organizzazione, fu un vero “spartiacque con il passato e una metafora per il futuro come esempio di un settore che ha saputo rigenerarsi ed acquisire una posizione di leadership mondiale”. Per evitare di nuovo “uno shock profondo nella società con la perdita di vite umane, persone rimaste accecate o intossicate e arresti”, “bisogna chiudere con decisione le porte a tutti i tentativi di frode e sofisticazione per difendere i primati conquistati dal vino italiano.

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