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Finanza&mercati

Vino veneto campione dell’export. Nel ’09 “vendemmia” da 992 mln ... Domani parte Vinitaly: stimate oltre 151.000 presenze di cui il 30% provenienti da 112 Paesi... In attesa dell’apertura ufficiale del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati di qualità, che si tiene presso Veronafiere e in agenda da domani, già emergono i primi dati del settore. I primi numeri sul valore dell’export arrivano dal Nordest. Valgono circa 992 milioni e mezzo di euro le esportazioni 2009 di vini e mosti da parte degli operatori del Veneto, un dato che rappresenta il 28,6% dell’intero export enologico nazionale che lo scorso anno è stato valutato in 3,4 miliardi di euro. Quello del Veneto è un risultato ormai consolidato, che l’anno passato ha risentito della crisi, ma al pari di tutto il settore italiano. Il valore delle esportazioni è calato del 5,5%, sia a livello regionale sia a livello nazionale, cosa che peraltro significa che nel 2008 il valore esportato dal Veneto ammontava a quasi un miliardo e 51 milioni di euro. In quantità, l’export Veneto (gli ultimi dati disponibili sono del 2008), parla di oltre 5 milioni di ettolitri di vini e mosti che hanno avuto come destinazione i mercati stranieri, pari (allora) al 26,6% del totale nazionale, dunque con un buon rapporto tra quantità e valore, su una produzione regionale che si aggira sugli 8 milioni di ettolitri. Le cifre dicono, insomma, che il Veneto enologico, quello di vini come Prosecco, Amarone, Soave, Bardolino, Raboso, Tai, Durello, esporta una quantità di vini e mosti che sfiora il 62% della sua produzione totale. Vinitaly, per la regione, è anche l’occasione di ulteriore riposizionamento della produzione regionale. “Per internazionalizzare ulteriormente i visitatori di Vinitaly, così da aumentare le possibilità di export - sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - abbiamo lavorato molto, già a partire dalla chiusura di Vinitaly 2009, sulla promozione all’estero della manifestazione durante le tappe del Vinitaly World Tour, che in un anno ha toccato due volte Stati Uniti, Russia, Cina, Giappone, Corea, India e Singapore. Inoltre, abbiamo potenziato l’attività di incoming, sia via web sia attraverso l’azione dei delegati che abbiamo in 60 Paesi, e di matching online per mettere direttamente in contatto buyer esteri e aziende espositrici”. I segnali che arrivano sono positivi e l’aspettativa degli organizzatori della manifestazione è di confermare l’equilibrio di visitatori raggiunto nel 2009 con 151mila presenze delle quali il 30% provenienti da 112 Paesi. Anche il numero di espositori è in linea con il 2009, mentre è aumentata la superficie espositiva netta, che raggiunge quest’anno i 95mila metri quadrati. Nonostante il difficile momento congiunturale, quindi, il mondo dei vino sta dimostrando di voler sfruttare i servizi sempre più evoluti e le occasioni di contatto offerti da Vinitaly per guardare oltre la crisi. Del resto, i consumi mondiali sono in crescita e anche in Italia si è assistito solo a un lieve calo dei volumi.

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