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First

Cantina da bere ... Altro che collezione. Guida all’acquisto intelligente per sorseggi solitari, bevute tra amici, e, perché no, per brindisi romantici... Poi ci sono le bottiglie che viene voglia di bere, da non collezionare né tantomeno rivendere. Sono quelle che si stappano la prima serata giusta, quando arrivano gli amici che subito le finiscono e domandano: “Ce n’è un’altra?”. Sono bottiglie a volte care ma mai carissime: le aziende produttrici non sono entrate nel gioco speculativo della domanda e dell’offerta che, in un mercato del vino ormai globale, può far schizzare alle stelle qualsiasi tedioso Cabernet purché prodotto in piccola quantità. A volte sono perfino bottiglie economiche, che gli addetti ai lavori sottovalutano a causa del basso prezzo. Un Lambrusco che costasse cinquanta euro e fosse prodotto in bottiglie numerate e disegnate da Philippe Starck diventerebbe oggetto del desiderio dalla California fino alla Corea.

Trebbiano d’Abruzzo Valentini
Il bianco italiano più longevo. I Valentini di Loreto Aprutino (Pescara) imbottigliano Trebbiani capaci di durare anche trent’anni. Procurarselo è difficile ma i migliori ristoranti ce l’hanno.

Bianconella tenuta Frassitelli Casa d’Ambra
Dalla vigna più bella del mondo, a strapiombo fra la montagna e il mare di Ischia, un bianco minerale che è un’esperienza psichedelica. Immagini della tenuta su www.dambravini.com.

Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Cataldi Madonna
Nessuno ha il diritto di parlare male del vino rosa (o rosé, come lo chiamano gli stolti) se non ha provato questo gioiello abruzzese. Tel. 0862954252.

Lambrusco del fondatore Chiarli
Il vino del contadino emiliano come nessun contadino emiliano è mai riuscito a fare. Genuino sì, ma senza gli odorini strani di una volta. In ogni ristorante di Modena che si rispetti.

Petroso Vigneto delle Terre Rosse
In tempo di loschi trucioli, la famiglia Vallania traccia la strada della qualità senza compromessi. Basta con le barrique, basta con le grandi botti: meglio i tini d’acciaio per ottenere rossi così puliti. A Zola Predosa (Bologna). www.terrerosse.com.

Barolo Cavallotto
Non ho capito il Barolo fino a quando non sono entrato in questa cantina tradizionalista di Castiglione Falletto. Informazioni su: www.cavallotto.com.

Taurasi Campoceraso Struzziero
Il vino è bello perché imprevedibile: può succedere di entrare in un’osteria, di scovare in fondo a uno scaffale una bottiglia sconosciuta, mai vista sulle guide. e di scoprire così il miglior rosso da uve Aglianico. A Venticano (Avellino), tel. 0825965065.

Dettori Bianco
Vermentino affascinantissimo. stranissimo: appena stappato risulta imbevibile ma nel giro di alcuni minuti si trasforma nel principe dei bianchi sardi. Info: www.tenutedettori.it.

Vini da collezione...
Verso la fine dell’anno, ogni volta che suona il i campanello spero che sia il corriere con una cassa di vino pregiatissimo in dono. Per berlo? Ma nemmeno per idea. Per rivenderlo alla più vicina enoteca. lo sono della scuola Gianni Brera: “Qualcuno ostenta di pasteggiare a champagne: digli che sa di turacciolo, non si merita altro”. Non è un pregiudizio, è un giudizio: alcuni noti champagne anziché estasi mi hanno procurato memorabili acidità di stomaco. E pochi mesi fa, in un ristorante stellato di Versilia, una bottiglia di Petrus annata ‘92 (euro 750) puzzava di cane bagnato. Dopo troppe bottiglie sfortunate ho deciso di passare la mano. Grazie al cielo, il mondo è pieno di maniaci e di collezionisti che tengono in piedi l’indispensabile industria del lusso enologico: indispensabile perché garantisce tanti posti di lavoro. Detto questo, anche solo per motivi statistici. ogni cantina bilionaria contiene qualche bottiglia effettivamente buona. Ecco alcuni esempi.

Charles Heidsieck Oenotheque
Champagne stratosferico: pare che il 1985 batta perfino il Krug. Da Trimani, vinai in Roma, la magnum (il formato migliore per apprezzare i grandi vini) costa 237 euro.

Montrachet Romanee-Conti
Bianco della Borgogna a base Chardonnay. Basti dire che se ne producono solo 2.500 bottiglie per farne intuire reperibilità (nulla) e prezzo (quasi un segreto militare).

Romanee-Conti
Al contrario del precedente è un rosso, ma della stessa prestigiosissima maison. È più facile da trovare ma ugualmente difficile da pagare: da Arnolfo, a Colle di Val d’Elsa (Siena). Il 1998 è in carta a 3.500 euro.

Chàteau Ausone
Secondo i fanatici questo elegante Bordeaux ha un buon rapporto qualità-prezzo visto che l’annata 1986 si può trovare a meno di 300 euro.

Chàteau Lafite Rothschild
Un altro Bordeaux, ancora più blasonato. La magnum del 2000 viene valutata 900 euro dalla casa d’aste Pandolfini.

Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi
Esistono in commercio bottiglie di Brunello Biondi Santi vetustissime, anche del ‘55. Essendo vino assai longevo, potrebbero essere ancora bevibili: per appurarlo basta spendere 4.600 euro.

Amarone Della Valpolicella Dal Forno
Con l’Amarone Dal Forno è difficile sbagliarsi. Da Peck, a Milano, il ‘99 costa 280 euro.

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