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Gambero Rosso

Vino e Finanza: puntare sui vini di nicchia. Essere piemontesi significa avere comunque un rapporto con la vigna e il vino. E’ il caso di Pierdomenico Gallo, presidente di Meliorbanca: la passione per il vino lo ha portato a progettare una serie di iniziative finanziarie in campo eonologico

Che c’entra un finanziere come lei e la Meliorbanca con il vino?C’entra anche per motivi storici. All’origine di Meliorbanca, nel 1927, c’era infatti una banca agricola. Solo successivamente si è trasformata in Merchant Bank. Poi si è fusa con la Gallo, ma i legami con l’agricoltura restano sempre forti. Tanto che stiamo cercando oggi di applicare al settore agricolo le stesse regole che abbiamo nel terziario. Il vino, poi, c’è alto valore aggiunto, il più alto di tutto il comparto agroalimentare. C’è creazione di valore aggiunto ed è molto favorevole il rapporto fra costo industriale e costo finale. In una situazione del genere tutta la catena finanziaria si applica bene. Può farci degli esempi?Si possono realizzare prodotti finanziari sia nel campo del business to business sia nel campo business to consumers. In sostanza si tratta di garantire il diritto a comprare, un sorta di futures, che da un lato coprono dal rischio di non trovare sul mercato i prodotti che si scelgono, dall’altro possono acquisire valore in fase di contrattazione. Nel b to b avremo soprattutto diritti di acquisto per vini di grande produzione e di qualità medio-alta. Penso ai Barbera di nuova generazione, al Chianti Classico, ai Supertuscans di produzione più ampia. Nel b to b, invece dovremo selezionare vini di nicchia, molto particolare, quasi nell’ottica del “made for you”. I vini introvabili, insomma? Esattamente. Penso al Capichera vendemmia tardiva, al Terra di Lavoro, a tutti quei piccoli e rari vini. Pensi a quanto sarebbe comodo assicurarsi in grande anticipo i diritti di acquisto. Non però c’è il rischio di un’eccessiva finanziarizzazione del vino?
Io ritengo che dove i mercati si sviluppano è bene per la produzione. Ha ragione Panerai quando afferma che la finanziarizzazione di un settore va di pari passo con la sua maturità economica e di comparto. Voi avete anche sviluppato un settore di e-commerce dedicato al vino. Ci può dare qualche notizia in merito? Meliorbanca e Banca del Gottardo hanno creato una società, la Gen. E, che a sua volta ha acquistato e fatto decollare il portale tedesco X Wine, facendolo diventare europeo e dedicandolo completamente all’e-commerce del vino.Nel campo dei fondi d’investimento, invece, il vino, almeno in Italia, non è ancora utilizzabile. La Banca d’Italia non ne ha autorizzato l’uso, al contrario di quanto accade in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. Pensa che in futuro ci saranno anche da noi?I fondi ci saranno sicuramente e potrebbe tecnicamente esserci anche oggi, sotto forma di fondi non regolamentati, non ammortizzati e non tipici. Sarebbero ovviamente più rischiosi.

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