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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Aquileia-Isonzo: il merlot ha trovato casa ... Il Friuli Venezia Giulia si è riconquistato fama internazionale grazie soprattutto ai bianchi. Profumati, eterei, intensi i Sauvignon, più spessi gli Chardonnay. Ma forse grazie anche alla singolare disputa con gli ungheresi da ultimo si è riscoperto il Tocai che si esprime oggi a livelli davvero alti, Merito soprattutto delle cantine del Collio e dei Colli Orientali. Sarebbe però una sottovalutazione limitare a questa sola peculiarità l’offerta vitivinicola della regione. Che oggi scopre nuovi terroir. Così come è accaduto per la Toscana con la Maremma il Friuli soprattutto con i rossi può contare su altri terroir in forte ascesa. E’ il caso della denominazione Isonzo, è il caso soprattutto della denominazione Aquileia che ricorda un po’ le intensità maremmane. E’ pianura ma ha forte insolazione, soprattutto riceve influssi salmastri. Così che se i bianchi hanno alta acidità, i rossi si avvantaggiano invece in sapidità e in profondità. E proprio nella zona di Aquileia adesso c’è una fortissima spinta verso un autoctono secondo noi capace di diventare per tutto il Friuli ciò che è il Tocai: il Refosco dal Peduncolo rosso. Per dare contezza di questo fermento vitivinicolo abbiamo scelto il Merlot che qui si può quasi considerare un autoctono. Viene molto spesso, con intensi profumi di sottobosco, dal colore rubino molto carico con riflessi violacei. Se nella zona dell’Isonzo ha più bouquet nella zona di Aquileia ha più corpo e profondità. E’ un vino da cucina importante. Da tenere in conto.

Le aziende: Ca' Bolani a Cervignano (è la più antica tenuta della famiglia Zonin e si avvia a compiere un forte balzo qualitativo. Punta molto sul Refosco, ma Giacosa è riuscito ad addomesticare anche il Merlot ...) , Beltrame (Bagnara), Ronco del Gelso (Cormons) ...

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