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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Montalcino, ben venuto Brunello ... Se “Wine Spectator”, quella che è considerata la “bibbia” del vino mondiale non fosse altro perché stuzzica il mercato più importante per le bottiglie di qualità, quello americano, ha azzardato che in Piemonte nel 2000 si sono fatti i “perfect wines” (i vini preferiti), i toscani, mai paghi di successi, aspettano che il loro più blasonato rappresentante, il Brunello di Montalcino, si disveli per vedre se i critici d’Oltreoceano hanno annusato giusto o no. Ebbene l’attesa sta per finire perché come è ormai consuetudine il 13 e il 14 febbraio si tiene nella medievale borgata rurale che apre la Val d’Orcia, “Benvenuto Brunello” anteprima del vino futuro. Si potranno però degustare in anteprima le produzioni di Brunello che stanno per debuttare sul mercato. Si comincia il 13 febbraio con presentazione nella fortezza di Montalcino dei Brunelli ’99, delle riserve ’98 del Rosso annata 2002 e del Moscadello e dei Sant’Antimo sempre 2002. Il giorno successivo San Valentino nuova degustazione a partire dalle 9 e 30 ma soprattutto assegnazione delle stelle all’annata 2003 al teatro degli Astrusi (ore 12) consegna dei Premi Leccio d’Oro e posa della formella che battezza l’annata sulla facciata dell’antico palazzo comunale. E ci sarà spazio per dibattere di questo grande figlio delle vigne toscane, immenso frutto del Sangiovese grosso, uno dei grandi del mondo che dopo qualche appuntamento appare in ripresa.

Le migliori aziende: Antinori, Il Poggione, Castello Banfi, Col d’Orcia

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