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I Viaggi Di Repubblica

Cantine Aperte - La primavera degli aromi ... “Credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini boni”. Così Leonardo da Vinci spiegava la sua passione per il nettare delle vigne e d’altra parte la storia dell’umanità è scandita dalle riflessioni sul vino, dal considerarlo un viatico per la felicità. La spiegazione forse sta nel fatto che il primo vignaiolo fu Noè come testimonia la Bibbia. Un legame dunque atavico quello che ci spinge a frequentare le terre del vino. Per noi contemporanei è diventato un fenomeno e lo abbiamo trasformato in una nuova forma di turismo.

Che si celebra domenica 30 maggio con il decennale di Cantine Aperte. Ma il wine day tende ad allungarsi e così molte regioni (il Friuli come la Toscana, la Campania, l’Abruzzo e il Piemonte) anticipano le degustazioni già il sabato. Il must di quest’anno è l’abbinamento dei vini con i prodotti del territorio: quasi un portato dalla riscoperta dei vitigni autoctoni (quelli tradizionali). Sono oltre 350 quelli che i vignaioli italiani coltivano: Barolo e Barbaresco figli del nebbiolo e Barbera in Piemonte (per non dire del Moscato), la corvina in Veneto, il Sagrantino in Umbria, il sangiovese che dà Brunello, Nobile, Chianti e Morellino in Toscana. E poi ancora il Refosco e il Tocai in Friuli, l’Aglianico per il Taurasi campano e il Vulture della Basilicata, il Nero d’Avola in Sicilia, il Carignano e il Cannonau in Sardegna, il Verdicchio nelle Marche.

Ma c’è un vitigno autoctono che prepotentemente s’è affermato: è il Montepulciano che oggi regala all’Abruzzo la giusta fama di territorio vinicolo emergente per la qualità dei suoi vini. Il Montepulciano d’Abruzzo delle colline teramame hanno avuto la Docg e certo il Montepulciano ha contributo grandemente a far ottenere anche al Rosso Conero marchigiano il massimo riconoscimento. Per conoscere da vicino questi vini Cantine Aperte consente di fare un giro d’Italia tra cento e cento diverse iniziative. Saranno oltre mille le cantine che domenica dalle 10 fino al tramonto si apriranno gli enoappassionati. E da alcune regioni vengono proposte originali. Di grande livello è quella organizzata dal Movimento Turismo del Vino della Campania (info: tel. 0817648676) che conduce per siti archeologici e per musei in accordo con la Soprintendenza ai beni artistici e archeologici. Ma egualmente suggestiva è la proposta d’Abruzzo - una regione turisticamente in forte ascesa - che abbina i suoi grandi prodotti gastronomici con degustazioni nei parchi naturali percorsi didattici. La Toscana quest’anno (info: tel. 055/8397932) ha disegnato tre percorsi (uno nella zona della Rufina, uno lungo i Colli Fiorentini, il terzo a San Gimignano) dove sfilano le auto storiche, si fanno i rally con le mitiche Vespa, s’incontrano vip e artisti. Nella zona di Montalcino si dà spazio all’arte e alla storia (da non perdere il programma di Castello Banfi) e la Maremma abbina natura e degustazioni. In Friuli (info: 0432/289540) si gioca a golf, si esplorano i monumenti, si fanno escursioni guidate per capire i segreti della vitivinicoltura, si degustano Montasio e San Daniele. In Trentino e in Alto Adige protagoniste sono le leggende rurali che saranno raccontate nei boschi, nei masi, nei luoghi più suggestivi delle due province di Trento e Bolzano. E chi rinuncia all’auto sarà premiato con un viaggio molto suggestivo a bordo dei “Treni delle leggende” (info: 0461/983880). Anche la Lombardia che in fatto di autoctoni non è seconda nessuno (chiavennasca per i vini della Valtellina, bonarda per l’Otrepò, tanto per citarne due) si affida al legame per territorio-cantina organizzando come ogni anno escursioni in campagna, biciclettate, tour anogastronomici (info: www.mtvlombardia.com). Da non perdere l’occasione offerta in Umbria dalla Strada del Sagrantino che per gli enoturisti ha preparato speciali weekend e una carta fedeltà che premia i turisti più affezionati (info: 0742/378490). E restando in Umbria c’è da segnalare la Mangialonga alla cantina Caprai. Sono molte le aziende che hanno messo in carnet iniziative: Feudo Principi di Butera in Sicilia dà luogo a una festa rurale, Umani Ronchi a Osimo, nelle Marche, punta alla valorizzazione del Conero, Carpenè Malvolti a Conegliano farà scolpire nel ghiaccio una bottiglia di Prosecco da guinness. E lì Bisol festeggia il riconoscimento da parte del Fai della sua vigna di Cartizze come monumento nazionale. E’ la prima volta che accade. Ma Cantine Aperte è abituata ai primati: oltre un milione sono i turisti attesi alle porte di Bacco.

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