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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Piemonte, la tradizione Fontanafredda ... Spesso ci si interroga su che cosa abbia consentito ai francesi di costruire la fama dei loro vini. Indubbiamente la qualità, indubbiamente un sistema di classificazione che è antico di quasi due secoli, ma soprattutto il fatto che la Francia conta su cantine storiche, di lunghissima tradizione e di altrettanto lunga storia di qualità. In Italia invece difficilmente ci si imbatte in queste continuità. E quando accade conviene aver rispetto della storia. Così rileggere i quaderni di cantina di Fontanafredda significa scorrere 125 anni di storia vitivinicola del Piemonte, meglio della Langa. Fontanafredda ha riunito questa storia in un volume (ben scritto da Lorenzo Tablino) e merita la lettura non solo per gli appassionati delle cose di Bacco, ma anche per chi vuole capire l’evoluzione enorme, che la vitivinicoltura italiana ha avuto. Le produzioni degli ultimi anni di Fontanafredda ne sono peraltro una testimonianza diretta. Grazie all’impegno del Monte dei paschi di Siena (che è proprietario di questa splendida tenuta, come di altre due cantine toscane: Poggio Monelli e Villa Chigi-Saracini) Fontanafredda è riuscita a coniugare tradizione con innovazione. Mantenendo in catalogo tutte le produzioni di Langa d’eccellenza, Barolo, Barbaresco, Dolcetto, Moscato d’Asti e una tradizione spumantistica di alto livello, Fontanafredda ha contribuito alla salvaguardia degli autoctoni e ad un indubbio avanzamento della qualità complessiva delle produzioni e del territorio.

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