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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Piemonte: Chiarlo, il Barolo in giallo ... Sovente capita d’interrogarsi se basti fare un buon vino per raccontare un territorio, la vocazione del produttore, le atmosfere che la bottiglia è in grado di generare. E sempre più spesso ci si risponde che la cantina è ormai qualcosa di più e di diverso di un semplice luogo dove si pigia l’uva, ma diventa un centro motore del territorio. In questa eccezione intende la sua attività un vignaiolo piemontese di lungo corso che negli ultimi anni della sua attività, senza smettere di fare ottime bottiglie (il suo Barolo continua ad essere uno dei migliori sia per qualità assoluta sia in rapporto al prezzo), ha per così dire “allargato l’offerta”. Ed ecco che Michele Chiarlo ha creato nelle sue vigne il Parco artistico Orme su la Curt (di notte completamente illuminato). E’ un percorso che si dipana tra le scenografie dei quattro elementi create da Luzzatti (quest’anno si inaugura il sito dell’acqua) attraverso le sculture che segnano l’inizio dei filari, fino ad arrivare all’Osservatorio da cui l’occhio spazia sull’Orizzonte delle vigne. Ma Chiarlo quest’anno ha fatto qualcosa di più. Si è inventato il giallo tra le vigne che va in scena l’11 e il 12 giugno. Insieme a Carlo Lucarelli, Giorgio Faletti, Andrea Pimketts, Fois, Carlotto, Valentini e Marcotullio gli ospiti scopriranno sette racconti gialli attorno al vino che diventeranno anche le etichette di Chiarlo (info: 0141/437190). Ma al di là dell’evento la produzione di questa cantina merita attenzione per la continuità di qualità.

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