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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Frescobaldi, etichetta e blasone ... Se nel vino la storia conta, se il bel vino la storia la racconta allora di fronte alla produzione di queste cantine c’è da restare solo in ascolto. La narrazione delle bottiglie della Marchesi de’ Frescobaldi è il vino in Toscana (ma di recente sono sbarcati in Friuli) che questa nobile famiglia ha declinato con una sorta di understatement: mai clamori, mai lo show-biz che sembrava essersi impadronito del vino e nascondeva sotto il belletto qualche difetto di qualità ed eccesso di complicità con il circuito mediatico. I Frescobaldi coprono con i loro vini tutta la toscanità: interpretano il sangiovese nel loro antico feudo di Nipozzano e della Rufina, danno voce al Brunello, adesso, anche alla Maremma dopo l’ingresso in Ornellaia, si dedicano a produrre piccole gemme nel Castello di Pomino e guardano, più che alla tradizione, alla storia. Con la consapevolezza di appartenere a questa dimensione, con l’orgoglio anche, ma senza eccessi modaioli. Hanno per esempio puntato sull’olio quando nessuno prestava attenzione al terzo elemento della nostra triade di mediterranei (il grano, la vite e l’olivo), hanno salvaguardato la purezza del sangiovese pur accettando di produrre anche vini moderni, sono rimasti nel “ridotto” della regione pur alleandosi nel produrre il Luce, e poi con l’ingresso in Ornellaia, con il colosso americano Mondavi. E fanno della continuità il loro punto di forza. Così che degustando queste bottiglie vi accorgerete che non portano un’etichetta, ma il blasone. I Frescobaldi posseggono cantine nella zona della Rufina, in Chianti e in Maremma oltreché in Friuli ...

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