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I Viaggi Di Repubblica

Calici in alto - Maiolati Spuntini, un gioiello chiamato verdicchio ... Scoprire che in Italia si produce forse il miglior bianco del mondo, mentre tutti parlano solo dei rossi. Scoprire che questo vino nasce da un vitigno austero e antico e si fa gentile e schivo come la terra che lo ospita. Scoprire infine che mentre si grida contro il “carovino” esiste un terroir dove grandi bottiglie hanno piccoli prezzi. Questo è un viaggio nel Verdicchio, questo è un viaggio nelle Marche, la regione che ha fatto il più consistente balzo qualitativo negli ultimi dieci anni. I fattori? Un grande terroir, una sapienza rurale consolidata, un’ammirevole determinazione degli imprenditori e l’aver capito che il “fare squadra”, tanto caro al presidente di Confindustria Luca di Montezemolo, si può e si deve. E’ nata Assivip e le cantine marchigiane hanno cominciato ad avere voce. Oggi al vertice di questa associazione c’è Gian Luigi Calzetta che ha fatto della valorizzazione del Verdicchio la sua mission. Conduce un’azienda che sta diventando un gioiello da quando è entrata nel gruppo Pieralisi (il più importante produttore di macchine olearie, tenuto dalla famiglia omonima che non ha mai rinunciato al legame con la terra). Ex cooperativa la Monte Schiavo (oggi La Vite spa) ha investito tantissimo in vigna (ha 75 ettari) e in cantina con una quadra di tecnici composta dai Lorenzetti (enologo e cantiniere) e Capogrossi l’agronomo. Il risultato? Vini affascinanti, potenti, che sanno di terroir. Vitigni autoctoni legati alla solida, struggente ruralità marchigiana.

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