02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

I Viaggi Di Repubblica

A scuola di cucina toscana … Corsi internazionali nell’agriturismo di Badia a Coltibuono. La casa produttrice olandese Endemol, che ha inventato “Il grande fratello”, l’ha utilizzata come set per uno speciale dedicato al vino e alla buona tavola. Ma alla scuola di cucina di Badia a Coltibuono vengono da tutto il mondo e dei corsi parlano riviste specializzate con sede da Hong Kong alla Svezia fino all’Irlanda. I corsi iniziano a maggio e si concludono a ottobre, possono essere di 1,3 o 5 giorni. Un full immersion alla scoperta della tradizione culinaria toscana, dei sapori originali, compresi quelli del vino e dell’olio, immancabili protagonisti a cui vengono dedicati apposite degustazioni.
E’ la prima scuola di cucina in un agriturismo, inventata 20 anni fa da Lorenza de’ Medici, la mamma di Emanuela Stucchi Prinetti che oggi guida l’azienda di famiglia, coadiuvata dai fratelli Guido, Roberto e Paolo. Il profilo ricorda l’autorevole antenato, aristocratico il piglio con cui ha trasformato questa ex abbazia in uno Chateau de Charme, dove nuove tecnologie convivono con l’antica eredità. Quando a Badia a Coltibuono sono state piantate le prime viti si parlava ancora latino. Nel Medioevo i monaci dell’Abbadia Coltusbuoni avevano diffuso la coltivazione della vite nel Chianti. Oggi, alla cinquecentesca corte con l’antica bottaia sotto il chiostro fa da contraltare la Fortezza, la moderna cantina realizzata in chiave “rinascimentale” dagli architetti Piero Sartogo e Natalie Grenon.
Lasciato il mondo delle comunicazioni e pubbliche relazioni a Milano, Emanuela è tornata nella pace delle conifere e dei castagni che circondano gli ottocento ettari della tenuta.

Badia a Coltibuono

Gaiole in Chianti (Siena)
Tel. 0577/74481
Ristorante: 0577/749424

La parola al viticoltore - Tipicità di gusto con le uve biologiche ...
“Con la vendemmia 2003 il Chianti Classico Docg Badia a Coltibuono può portare in etichetta menzione “prodotto con uve biologiche”, certificate. Una decisione maturata parecchi anni fa perché volevamo trasferire in questo vino la massima espressione del luogo di origine. Con il sistema biologico si mantengono i terreni più ricchi di microrganismi e di sostanza organica e riusciamo a garantire tipicità di gusto e aromi. Per questo, i nostri vigneti di Monti in Chianti sono frutto di piantagioni realizzate con il maggior numero possibile di nostri cloni di uve Sangiovesi e Lanaiolo selezionati tra quelli presenti nei nostri campi. E per la fermentazione si usano solo lievi autoctoni. Nella cantina si è costruito un percorso per la vinificazione “dolce” delle uve, sfruttando il principio di gravità”.
Emanuela Stucchi Prinetti
Autore: Paola Jadeluca

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su