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I Viaggi Di Repubblica

L’Italia in Cina … Dalla Sardegna allo Shandong il vino di Sella & Mosca. Scappa tra i filari, raggiunge il frutteto per raccogliere pesche che vuole assolutamente regalare ai visitatori. Un contadino povero, come la sua casa, ma ricco di senso dell’ospitalità. Ha la pelle scurita dal sole che picchia duro d’estate a Pingdu, nello Shandong, oltre cento anni fa patria della rivolta dei boxer, oggi patria del vino cinese. Catai, il nome dato dagli europei alla Cina, è il marchio scelto dalla Sella & Mosca Qindgao Winery per il vino che produce in questa regione, esclusivamente per il mercato locale. L’azienda sarda, acquistata nel 2002 da gruppo Campari, è stata la prima a osare il grande passo. Le bottiglie con il brand orientale si trovano in mostra nei ristoranti più alla moda di Pechino, alla portata di turisti e uomini d’affari stranieri che sempre più numerosi fanno lievitare i fatturati di alberghi e ristoranti in questo paese diventato la quarta potenza mondiale. Vino fatto in Cina con stile italiano: la gestione dell’azienda, una tenuta di duecento ettari, fa capo a Gabriele Scapin ,un vicentino partito oltre venti anni fa alla volta della Cina dopo gli studi di sinologia all’Università di Venezia. La conoscenza della lingua e l’esperienza aziendale nel settore l’hanno messo sulla strada di Sella & Mosca: dopo l’acquisizione la Campari - grande gruppo mondiale, tra i pochi rimasti ancora sotto il controllo di una famiglia, i Garavoglia, eredi dei Campari - l’ha confermato. Lo stabilimento è un edificio colonico tradizionale, rilevato dal governo cinese che ha iniziato la privatizzazione anche dei vigneti. Spartano nel look, ma con impianti di imbottigliamento e di habillage (etichetta) moderni, importati dall’Italia i fusti di acciaio e anche le barrique. L’enologo è un giovane cinese, esponente della classe emergente di winemaker con formazione internazionale, e ovviamente, con una eccellente padronanza della lingua inglese.

La parola al manager ... Gabriele Scapin
Chardonnay, migliore bianco cinese… Produciamo Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot, Sauvignon Blanc. Il Catai Merlot è tra le etichette che Richard Spencer, corrispondente dalla Cina del giornale inglese Daily Telegraph ha consigliato ai lettori della sua prestigiosa rubrica. Con lo Chardonnay 2000 abbiamo vinto il premio di “miglior vino bianco cinese” al salone internazionale di Pechino. I vigneti crescono su un suolo di origine vulcanica, con una prevalenza di pietre, che si riscaldano rapidamente in primavera e in estate. Il terreno è ricco di sali minerali, particolarmente potassio, che favorisce l’accumulo di zucchero nei grappoli. Abbiamo appena ideato nuove etichette, per dare nuovo appeal alle bottiglie. Quella rossa con scritte nere, del Merlot, è dedicata alle discoteche, dove il consumo di vino si sta affermando, anche tra i cinesi. Il dorato invece è ispirato ai tessuti commerciali nell’antica via della seta. (arretrato dell'8 giugno 2006)
Autore: Paola Jadeluca

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