02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

I Viaggi Di Repubblica

Bollicine made in Italy ... Contadi Castaldi e Bellavista nel regno Franciacorta... “Qui, un tempo, non c’erano mica tutti questi vigneti. Allora si viveva di lavoro in fabbrica”. Non è più giovanissimo il conducente dell’auto che dall’aeroporto di Verona porta lungo le vie della Franciacorta. Ricorda il passato e ancora si stupisce del presente.
Un cambiamento epocale che in meno di 30 anni ha dato vita al Miracolo Franciacorta, storia emblematica degna delle business school americane. Vittorio Moretti è uno degli artefici di questo miracolo. Il gruppo da lui fondato e guidato, Terra Moretti, da quel di Erbusco, in provincia di Brescia, opera in diversi settori, dall’edilizia, agli alberghi alla ristorazione, fino alla nautica e al legno lamellare. Nell’enologia, con i marchi Contadi Castaldi e Bellavista, ha portato al top le bollicine della Franciacorta che oggi competono ad armi pari con lo champagne francese.
Le vigne circondano la cantina, supertecnologica e con un occhio attento al design (Moretti produce anche volte per cantine) e l’Albereta, hotel de Charme con un ristorante curato dal guru dei fornelli, Gualtiero Marchesi: la Spa è seguita da Henri Chenot e le bollicine firmate Mattia Vezzola, tra gli enologi più famosi d’Italia.
Un resort di lusso, perla del nostro turismo, a riprova che si può reggere sul mercato globale senza essere fagocitati dalle multinazionali. Il parco è disseminato di sculture. Poco distante un grande campo da golf, frequentato soprattutto da americani e tedeschi, che vengono a fare windsurf sul vicino lago d’Iseo. Un viaggio in un oasi del Made in Italy realizzata da “chi fa innovazione di prodotto partendo dal territorio”, come ha detto di Moretti Carlo Petrini, fondatore e capo di Slow Food. La nuova economia non è solo hi-tech.
L'Albereta Cantina Bellavista
Via Bellavista - Erbusco (Bs)
Tel. 0307762000
www.terramoretti.it

Mai servire una donna per prima...
Quando si stappa una bottiglia di Franciacorta non si serve per prima una donna, come suggerisce il Galateo, perché la prima parte del vino è pia calda. Il collo della bottiglia infatti rimane fuori dal secchiello del ghiaccio, e dunque è un gesto da veri cavalieri versare il primo bicchiere a un uomo.
Se avete ospiti inattesi e avete una bottiglia non in temperatura ideale, infilatela in un secchiello riempito di acqua e ghiaccio, con aggiunta di sale se si vogliono accorciare ulteriormente i tempi. La maniera ottimale di riempire il bicchiere? In due momenti successivi, a distanza di pochi secondi, per ridurre la formazione di schiuma.
Inoltre far scivolare il vino sul lato del calice, invece di versare al centro, può aiutare ulteriormente a non disperdere il “perlage”, le bollicine.
Mattia Vezzola

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su