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I Viaggi Di Repubblica

Vinitaly ... Offensiva italiana, Marche in prima linea... Si apre all’insegna dell’ottimismo il Vinitaly di Verona che quest’anno si tiene dal 29 marzo al 2 aprile. Le stime sull’export di vino dell’Ice, Istituto per il commercio estero, dicono che le vendite all’estero hanno raggiunto lo scorso anno 3,1 miliardi di euro con un volume di 16,5 milioni di ettolitri, pari al 33% della produzione totale. Una crescita segnata dal ritorno al primato delle vendite negli Usa, che secondo le rilevazioni Nielsen sono complessivamente raddoppiate su quelle della Francia, quadruplicate sul Cile e aumentate di sette volte sulla Spagna che nel 2005 era balzata al primo posto per quantitativi venduti nel mondo. Passato l’effetto novità dei paesi produttori emergenti, come Cile, Australia, Argentina. Sud Africa e Nuova Zelanda - che quest’anno, guarda caso, hanno ampliato i loro stand a Verona - e superata la crisi americana, il nostro paese ha ripreso quota. Grazie soprattutto all’ottimo rapporto qualità/prezzo.
Il prezzo medio per un vino italiano al dettaglio è negli Usa di 4,83 dollari, la California e la Francia vendono al doppio. E sebbene l’arrivo dell’euro abbia fatto salire i prezzi di almeno il 30%, anche nelle fasce più alte riusciamo ad essere competitivi. Numerose regioni italiane hanno fatto negli ultimi passi da gigante. In particolare la regione Marche che si muove con l’obiettivo di dare un’immagine unitaria della produzione vitivinicola per valorizzare complessivamente il prodotto, anche se resta la presenza di singole eccellenze. “Trendy oggi, big domani” è uno degli eventi del Vinitaly dedicato alle cantine che stanno diventando famose perché producono ottime etichette per tutti i portafogli: dalla Cascina Saria di Neive, Cuneo, ad Angelo d’Uva di Larino, Campobasso, da Baglio di Panetto, a Vicenza, a Laser Catering di Fredda Niedda, Sassari, sono rappresentate tutte le regioni. E i nuovi trend. "Il mercato statunitense è avido di novità. Per questo ci siamo inventati nuove formule, come la pizzagourmet, o la bottiglia in abbinamento automatico con il sugo pronto firmato da una grande azienda o addirittura da uno chef", racconta Giacinto Giacobini, direttore generale di Cavit, il marchio più venduto nella ristorazione Usa secondo Restaurant Wine Magazine.

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