02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Giornale

Tutelare la produzione del vino italiano: smascheriamo un attacco travestito da scienza … Si avvicina il Carnevale ma l’attacco al vino italiano non è uno scherzo, è un pericolo reale. A renderlo ancora più subdolo è la maschera pseudo-scientifica scelta per affondare il colpo sulla base di comprovate evidenze, che ha purtroppo indotto anche alcuni “esperti” del Bel Paese a salire sul carro a forma di cavallo di Troia confezionato ad arte fuori dai nostri confini nazionali. Si tratta della stessa logica d’oltralpe sapientemente ammantata di scienza che si sta utilizzando per far adottare a livello europeo un sistema di etichettatura Nutriscore che penalizza l’olio di oliva e altri prodotti italiani tipici. Si vuole infatti penalizzare il consumo, la vendita e la produzione divino sulla base della sua cancerogenicità e si tira in ballo addirittura l’Oms, spesso da parte degli stessi che lo hanno criticato durante la pandemia. Ma cosa c’è di vero e cosa è invece preso a “pretesto”? Quel che è noto è che nel 2012 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha classificato l’alcol etilico (o etanolo) come cancerogeno certo per l’uomo (Classe 1 IARC) e l’OMS ha precisato che non esistono quantità di etanolo che possano ritenersi innocue per la salute. Non si comprende quindi perché lasciare passare un decennio e per quale motivo attaccare solo il vino prodotto nei Paesi Mediterranei come l’Italia e non i superalcolici che contengono quantità di etanolo ben superiori e sono quindi molto più dannosi per la salute. Allo stesso modo non si comprende perché voler affrontare il problema per l’etanolo e nascondere ipocritamente sotto il tappeto le polveri sottili che popolano la quotidianità delle nostre città, con l’Agenzia Europea per l’Ambiente che ha citato espressamente la Pianura Padana come uno dei luoghi con l’aria più malsana d'Europa. E perché prendersela col vino e non col benzene emesso dal nostro parco auto a “benzina verde”; oppure con i metalli pesanti e altri cancemgeni. Insomma, se ci si avvicina al dibattito in corso con le lenti del ricercatore, sembra che la questione stia per andare a connotarsi in una dimensione filosofica da “Stato Etico', con la pretesa di avere il controllo su tutti gli aspetti della vita dei cittadini. Quindi giù le maschere e giù le mani dalla produzione vinicola italiana, che produce ricchezza per il Paese e dunque più benessere, più capacità di prevenzione e cura, più salute in definitiva. Per l’OMS, infatti, la definizione di salute è quella di “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale" e non semplice “assenza di malattia”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su