02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Il Giornale

Nei vini del Trentino tutto il gusto dell’ambiente … Pubblicato il primo Bilancio di Sostenibilità del settore. Ecco tutte le eccellenze del Consorzio… Bianco, rosso e soprattutto, complice la vocazione storica verso la tutela ambientale, green. Tre colori, ambasciatori della bandiera italiana, che colorano il vino trentino e lo rendono non solo una specialità locale, ma anche un’affermata e soprattutto apprezzata eccellenza made in Italy nel mondo, con tanto di certificazione sostenibile più unica che rara nel settore. Poche parole per descrivere la ricca e rinomata identità vitivinicola della provincia di Trento che lega le proprie origini a un territorio tanto sfidante quanto fertile. Raccolto e concentrato, sembra proprio essere “nato” per il vino. Con una superficie vitata di oltre diecimila ettari, pari all’1,5% della superficie vitata nazionale, questo territorio a forma di farfalla si muove su fasce climatiche e terreni molto diversi tra loro. Dalle montagne alpine e dolomitiche alle verdi vallate fino alle miti sponde del Lago di Garda, sale e scende, passando dai duecento ai mille metri di quota, convivendo con il freddo e il caldo, con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, tra l’estate e l’inverno e, soprattutto, con piogge intense e venti spesso glaciali. Proprio su questo territorio i vitigni trovano “pane per i loro denti”. Si adattano alla natura, la seguono, la rispettano e, complice la maestria dei viticoltori trentini, la esaltano. È merito loro, del loro impegno e della loro dedizione, se dalla terra viene fuori il meglio, un vero best off in bottiglia. Dal Muller Thurgau al Pinot bianco e nero, dal Traminer allo Chardonnay, dal Cabernet al Merlot, passando per il dolce Moscato e lo spumante Trentodoc, non si contano le etichette prodotte dalle cantine trentine secondo la tradizione. Una tradizione secolare che risale addirittura a epoca pre-romana. Di annata in annata, questa nobile a antica tradizione si rinnova, evolve e aggiorna attorno al rispetto dell’ambiente e nel nome del vino di qualità. Come? L’attività ruota su un instancabile lavoro di ricerca, metodi di produzione collaudati e principi sostenibili radicati. A dimostrarlo non tanto o non solo le parole, quanto le azioni o, meglio, le certificazioni. Una su tutte la certificazione SQNPI, standard nazionale nato sotto l’egida del MASAF. Già dal 2016 sancisce formalmente il cammino all'insegna della sostenibilità intrapreso dalla quasi totalità del sistema vitivinicolo trentino, unica realtà nazionale ufficial mente certificata da una realtà consortile, il Consorzio Vini del Trentino (www.vinideltrentino.com), con un numero di aderenti che sfiora i seimila viticoltori. Non solo. Un altro risultato storico raggiunto in questo senso dal Consorzio è il Bilancio di Sostenibilità. Rappresenta la consacrazione di un lungo e complesso percorso che, frutto di unità, sinergia e lavoro di squadra, rappresenta un unicum a livello nazionale. Si tratta del ‘primo passo di un percorso che intende continuare nel tempo, poiché l'unica direzione possibile che possiamo percorrere è quella che ci porta verso un’agricoltura dall'approccio rispettoso dell’ambiente e sempre più sostenibile, con un'osmosi virtuosa che deve coniugare il turismo, il territorio e l’attività dell’uomo’, spiega Pietro Patton, Presidente del Consorzio di Tutela Vini del Trentino. Presentato a giugno 2022, il Bilancio di Sostenibilità segna un primato: è il primo in assoluto realizzato da un Consorzio di Tutela nel settore vitivinicolo. Oltre la soddisfazione, il piacere e la certezza di versare nei bicchieri d'Italia e del mondo un prodotto imbattibile. Si vede e si sente: nel colore, nel profumo, nel sapore un vino trentino si riconosce. Perché regala brindisi d’autore.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su