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Il Giornale / Style

Una lista da 34mila vini tutti nell’ iPhone ... Il Gambero Rosso a New York... La prestigiosa guida
enogastronomica vanta ben otto applicazioni per lo smartphone della Apple e tre per iPad, tutte in inglese e scaricabili per pochi dollari. La più ammirata? L’Italian Wines 2011: con 34mila etichette non ha eguali nel mondo per completezza... Un Gambero Rosso completamente in inglese,
ribattezzato “Tre Bicchieri International” è stato presentato poche settimane fa a New York, dal suo presidente Paolo Cuccia, in occasione del sesto campionato americano di sommelier vinto da un giovane talento, Alexander LaPratt, custode supremo e architetto di una delle “wine list” più creative e prestigiose degli States, quella del Bistro Moderne di Manhattan (più di un mese di prenotazione per cenare ed essere servito da Alessandro il grande, come viene chiamato dai giornalisti a stelle e strisce). Nel mercato più difficile e competitivo del mondo, dove i nostri vini sono i più venduti e bevuti dalla east alla west coast (quasi 1.300 miliardi di dollari di vendite lo scorso anno, l’8% in più rispetto al 2009), importatori e distributori, sommelier e ristoratori, vale a dire sia i “wine professionals” che gli “enthusiasts” della upper middle class americana potranno finalmente leggere in inglese la newsletter mensile “Tre Bicchieri International” e aggiornarsi in tempo reale sulle maggiori novità e gli appuntamenti più importanti in Italia e nel resto del mondo a cui partecipano le nostre più rinomate case vinicole. Per esempio, in questo primo numero appena presentato a New York spicca il prossimo evento “Tre Bicchieri World Tour” che si terrà l’8 giugno a Montreal, dove i nostri migliori produttori proporranno in degustazione i vini premiati con i “Tre Bicchieri”, massimo riconoscimento della guida vini d’Italia 2011. In Canada, il “Tre Bicchieri World Tour” si rivolgerà a un selezionato pubblico di circa 900 tra professionisti e appassionati, suddiviso tra operatori del settore enologico e gastronomico (importatori, grossisti, distributori e ristoratori) e consumatori disposti a spendere cifre importanti per un Barolo o un Brunello o che si accontentano di ottimi vini dai prezzi più ragionevoli come un Montepulciano d’Abruzzo Vignafranca, un Nebbiolo d’Alba Villa Colla o un Pecorino Ciprea.

Inoltre per il mercato Usa, il più importante per i nostri vini dove ad esempio il consumo del Prosecco in questi ultimi tre anni è quasi triplicato, e per quello indiano e cinese in piena espansione dove la lingua dei consumatori e importatori è quella inglese, il Gambero Rosso offre ben otto applicazioni per l’iPhone e tre per l’iPad, tutte scaricabili per pochi dollari. E tutti in inglese. La più ammirata e scaricata dai professionisti e dagli appassionati bevitori è 1’“Italian Wines 2011”, una application che vanta ben 34 mila vini e che non ha eguali al mondo per completezza e specifiche. Basta dire che l’application del Wine Spectator, il mensile enologico più prestigioso al mondo, vanta una lista di appena 5 mila vini, come dire sette volte in meno di quella del Gambero Rosso. Non a caso, durante il campionato americano dei sommelier che si è tenuto a Manhattan nell’elegante Jumeirah Essex House, nei due lunghissimi ed estenuanti giorni di competizione con tasting bendati, prove di etichette, servizio, l’accoppiamento con il cibo e quello più intrigante e creativo con i sigari, i trenta candidati provenienti dai migliori ristoranti americani non hanno nascosto affatto che tra una prova e l’altra, ossia nelle pause consentite, per controllare le loro performance se si trattava di vini italiani consultavano in continuazione l’application del Gambero Rosso “Italian wine 2011” (una lista da 10 megabyte). E come mi ha confessato poi il presidente dell’American Sommelier, Andrew Bell, in questi tempi di crisi economica gli piace sorprendere amici e clienti della sua azienda d’importazione “Wine Symphony” suggerendo ottimi vini italiani dai prezzi incredibilmente bassi che lui trova consultando ogni giorno l’applicazione del Gambero Rosso: il “Berebene Low Cost’. Senza dimenticare che sia per i professionals che gli “entusiasti” americani e anglofoni dei nostri vini, il Gambero Rosso offre anche un’application per iPad completamente gratuita e in inglese, il “Wine travel food magazine”.

Ai sommelier americani che si sono sfidati al Jumeirah Essex House, il presidente Cuccia ha spiegato che il Gambero Rosso è come un iceberg: “In superficie emerge quanto molti sanno, è l’unico vero editore multimediale italiano: canale tv su Sky, magazine mensile, newsletter in inglese, guide in italiano e in altre lingue, collane editoriali, Internet e application per smartphone; in pratica il Gambero Rosso è impegnato nel mondo dell’enogastronomia e di tutto ciò che vi ruota attorno, dalla produzione al design, al piacere dello stare assieme”. Cuccia guida il Gambero Rosso da tre anni e ha rimesso i conti in ordine con una gestione attenta e oculata, dopo anni di spese folli e investimenti incomprensibili. “Nel suo Dna, il Gambero Rosso ha da sempre la vocazione a sentirsi partner di aziende italiane, piccole e grandi, accompagnandole nel loro sviluppo - ha aggiunto Cuccia -. Per prima cosa valorizzando, tramite le nostre guide, le eccellenze e le sorprendenti qualità del made in Italy e poi facendo da trait d’union e garante con il pubblico e il consumatore nazionale e internazionale”.

Difatti nel mercato Usa i nostri prodotti trovano terreno fertile, grazie alla passione degli americani per l’Italian way of life, dove il made in Italy enogastronomico ha raggiunto i 3,3 miliardi di dollari di export nel 2010. Ma le nostre esportazioni potevano raggiungere i 10 e addirittura anche 15 miliardi di dollari, se si calcola la triste piaga dell’Italian sounding: delle imitazioni di prodotti di bassa qualità che arrivano dal Sud America, Canada, Sud Africa e soprattutto dalla Cina. Non a caso negli Usa su sei prodotti alimentari “italiani” venduti, ben cinque sono falsi e taroccati. Ma non con i nostri vini, in quanto le famose guide del Gambero Rosso (l’ultima arrivata è quella sull’olio extravergine) e da poco le Apple applications in inglese del Gambero svolgono una funzione di garanzia e qualità tra i consumatori americani.

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